Una partita noiosa, ma di quelle che ti fanno calare la palpebra dopo 2’ di gioco. Olanda-Argentina ha deluso tutti. Dallo scommettitore. che ha ipotecato la sua abitazione, prevedendo gol a grappoli, al sottoscritto, che si era organizzato per uscire con gli amici. Niente di tutto questo: lo scommettitore ha perso anche i divani della sua ex dimora, mentre io sono rimasto al pc, ma almeno posso sempre contare su un’abitazione nella quale poter dormire. Sotto una pioggia battente (e non poteva essere altrimenti visto lo spettacolo) le due squadre hanno giochicchiato a dama, ma su un prato verde di gioco. I due portieri hanno discusso animatamente con l’operatrice del call center, intenta a proporre offerte telefoniche anche alle 4 del mattino. Nemmeno lei, alla fine, ce l’ha fatta a vendere il tutto, preferendo il comodo letto allo scomodo telefono (anche lei ha la casa, a differenza dello sfortunato scommettitore).
Olanda e Argentina non hanno nemmeno potuto gridare allo scandalo per il caldo, anche perché a San Paolo i gradi erano 15, con un clima simile a quello di Cervinia al 10 agosto; insomma, anche i pensionati brasiliani, che di solito soffrono le alte temperature, potevano giocare a pallone. Vedendo questa sfida mi è venuta in mente un’altra partita, grazie ai colori simili che le due nazionali hanno con due compagini del calcio italiano. L’Olanda di questa sera ha assunto le sembianze della Pistoiese (con tutto il rispetto), mentre Messi è sembrato un calciatore della Virtus Entella (con tutto il rispetto parte seconda), incapace di essere decisivo in una delle partite più importanti della sua carriera. Le due squadre italiane, secondo me, avrebbero dato vita a una contesa più emozionante. Un appunto agli “Orange” lo vorrei fare altresì per la maglia, con un arancione acceso che di certo ha dato nell’occhio, e non solo stasera.
Peccato, però, che Robben e compagni abbiano deciso di ricordare gli operai dell’Anas, anche loro con la mimetica arancione. La differenza è che quest’ultimi lavorano sulle strade tutti i giorni, guadagnando una miseria rispetto ai calciatori olandesi. Battute a parte, la Germania, almeno sulla carta, dovrebbe passeggiare domenica, ma ogni gara fa storia a sé (a proposito, non ditelo a Scolari, altrimenti potrebbe tagliare i suoi baffi alla Gene Hackman). Mi auguro, così come i tanti sportivi del globo terreste e di Marte, di ammirare uno spettacolo migliore al “Maracanà”. Altrimenti chi lo sente a Emis Killa?
Ps: Con gente come Messi, Aguero e “San Romero”, vincere i rigori è più facile.