I Giochi Olimpici di Tokyo 2020 non si disputeranno: il Cio ha ufficialmente rinviato l’appuntamento al 2021.
Il coronavirus alla fine ha vinto, e non poteva essere altrimenti. Dopo i tanti eventi sportivi annullati in lungo e in largo nelle varie discipline – non ultimi, i Campionati Europei di calcio in programma da giugno – arriva lo slittamento dei Giochi Olimpici che avrebbero dovuto aprirsi il 24 luglio.
A nulla sono valse le rassicurazioni dei giorni scorsi del Presidente del Cio Thomas Bach, che aveva espresso la volontà di volersi prendere quattro settimane di tempo per la decisione definitiva. Hanno sicuramente pesato sul verdetto le richieste da tanti rappresentanti dello sport e soprattutto le disposizioni delle federazioni di Canada e Australia, che avevano dichiarato che non avrebbero mandato alcun atleta ai Giochi in caso di disputa quest’anno.
Al termine della conferenza in modalità telematica con il primo ministro nipponico Shinzo Abe, il governatore di Tokyo Yuriko Koike, il presidente del comitato organizzatore Yoshiro Mori e il ministro giapponese dei Giochi Olimpici Seiko Hashimoto, è arrivato l’annuncio ufficiale.
Ora resta da stabilire se le date resteranno quelle di luglio o, come ipotizzato dal Presidente del Coni Giovanni Malagò, magari anticipare tutto in primavera. Certo è che, anche con la messa in scena nel 2021, questi Giochi Olimpici continueranno a chiamarsi Tokyo 2020 per evitare lo spreco in termini di investimento su marchio e merchandising.