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Clamoroso a Palermo: sembrava tutto fatto per il passaggio di consegne del club da Maurizio Zamparini a Paul Baccaglini, ma alla fine tutto è saltato e così il vulcanico Presidente friulano resterà ancora alla guida dei rosanero.

Lo scorso marzo era giunta un po’ imprevista la notizia relativa alla cessione della società siciliana da parte di Zamparini dopo quasi due decenni: la nuova cordata doveva far capo a Integritas Capital, un fondo anglo-americano capeggiato da Paul Baccaglini, che i più conoscono per aver fatto parte del programma televisivo Le Iene.

“Le ambizioni di Paul Baccaglini sono quelle di portare il Palermo in Europa e Champions League”, erano allora i proclami diffusi sia dalla società che dai nuovi entranti. Ma così non sarà perché, a tre mesi da quegli annuncio e proprio al momento della chiusura dell’accordo, tutto è stato vanificato.

Ignoti inizialmente i motivi del naufragio di tale closing, poche ore più tardi lo stesso Maurizio Zamparini ha svelato tutto attraverso una lettera scritta dopo una notte insonne – “Stanotte non ho dormito”, l’incipit – che l’ha portato a tirar fuori il suo pensiero “da uomo e da imprenditore”.

Traspare sconcerto e rammarico per come, a 76 anni e dopo una vita spesa per il Palermo, sia stato dipinto da certa stampa come un “bimbo capriccioso”. Dichiara che, malgrado le proposte iniziali si avvicinassero realmente al valore del club, i soldi presentati dallo staff di Baccaglini si sono poi rivelati un’offerta “ridicola”, per giunta senza previsioni per il futuro, né garanzie di solvibilità.

Nonostante sia già stato nominato Presidente, Baccaglini non ha mantenuto gli impegni e dunque, secondo gli accordi mostrati da Zamparini, deve procedere con le dimissioni. Nello specifico, il patto iniziale prevedeva uno stanziamento di 150 milioni di euro (40 per il club, il resto per il nuovo impianto sportivo) e nella data del 30 giugno, posta come chiusura del closing, questi ed altri punti a garanzia dei tifosi e della città non sono stati rispettati.

Cosa accadrà ora? “Malgrado tutto quanto, malgrado un gruppo di persone chieda la mia uscita, sono costretto, per amore e competenza, a proseguire il lavoro necessario alle strutture del club per ritornare in serie A”, conclude Zamparini.