Le ultime ore di calciomercato mostrano un Milan particolarmente attivo nel completare il proprio reparto difensivo, intervenendo in quel settore del campo che, a detta di molti, più di ogni altro necessita di essere rivisto. Dopo gli acquisti di Bocchetti e Antonelli, arriva Paletta dal Parma ad un prezzo stracciato -un milione di euro circa- , diretta conseguenza della crisi societaria che vede coinvolta la formazione ducale. Galliani sembra aver provato ad inserire nella trattativa Zaccardo, che come nel recente caso del rifiuto di Armero al Genoa, ha negato il proprio consenso ad un ritorno in gialloblù.

Il mercato rossonero sembra non fermarsi qui. Ezequiel Munoz, in scadenza di contratto a Giugno con il Palermo, potrebbe essere il primo rinforzo per la sessione estiva e, con lui, i difensori rossoneri salirebbero ad una quota esorbitante per una squadra di Serie A: 13 giocatori per appena 4 posti. La prima valutazione che l’ad milanista sarà obbligato a fare nei prossimi mesi sarà dunque quella di sfoltire il pacchetto arretrato a disposizione di Inzaghi, in accordo con le valutazioni tecniche dello stesso allenatore.

Infatti, sebbene la dirigenza rossonera abbia fatto di necessità virtù in queste frenetiche ore di contrattazioni, andando a prendere con poco dei calciatori, Paletta e Antonelli in primis, che rafforzano il reparto, le posizioni di molti difensori in rosa vanno sicuramente ridiscusse. Mexes, Bonera e Abate sono in scadenza e tra loro sarà il francese a dire sicuramente addio, sia per ragioni di “pesantezza” d’ingaggio sia per evidenti carenze tecnico-comportamentali. Armero, di cui ancora si discute l’eventuale partenza ma che almeno per il momento non dovrebbe muoversi da Milano, andrà sicuramente via a Giugno, mentre Bocchetti, anch’egli in prestito secco, avrà pochi mesi per convincere Inzaghi e la società a puntare qualcosina su di lui.

I nomi di De Sciglio, Rami e Zapata appaiono invece legati alle possibili occasioni dell’immediato futuro e di eventuali richieste da parte di altri club. Questi tre calciatori hanno troppo spesso alternato buone prestazioni a magre figure e, discorso valido soprattutto per De Sciglio, potrebbero essere sacrificati se arrivassero offerte allettanti, magari dall’estero. Insomma, mentre il Milan, stavolta senza grandi proclami, si rifà alla men peggio il look lì dietro, ci sarà ancora tanto da lavorare per dare una pallida parvenza di progetto tecnico a quello che attualmente è ancora un marasma.