Come se non bastasse anche la Fifa bastona il calcio italiano. Il massimo organismo calcistico ha rivelato in mattinata i nomi dei calciatori candidati al Pallone d’oro 2014 e tra i 23 campioni non c’è nemmeno un calciatore italiano. Tantissima Germania, un po’ di Argentina e Spagna, un Cristiano Ronaldo che non manca mai e il solo Neymar a rappresentare l’intero Brasile. E l’Italia? I nostri calciatori potranno comodamente guardare la cerimonia in diretta televisiva, tutti. Nessuno escluso. Anche Pirlo, Buffon, Verratti e Balotelli. Tutti.
La lista dei 23 candidati al Pallone d’oro 2014
Abbiamo voluto raccogliere i calciatori che sono stati scelti per la corsa al pallone d’oro sia in termini di nazionalità che per militanza nei club delle più importanti leghe calcistiche europee. Anche nel secondo caso il dato sull’Italia è imbarazzante.
Giustamente la Fifa ha voluto premiare la Germania campione del mondo tanto che sono ben sei i calciatori tedeschi che puntano al premio. Fra questi spicca l’assenza di Miroslav Klose. Il tedesco, formidabile nei Mondiali, paga probabilmente la stagione non eccezionale con la Lazio.
Nazione: Germania
Mario Goetze
Toni Kroos
Philipp Lahm
Thomas Mueller
Manuel Neuer
Bastian Schweinsteiger
Nazione: Spagna
Diego Costa
Andres Iniesta
Sergio Ramos
Nazione: Argentina
Angel Di Maria
Javier Mascherano
Lionel Messi
Nazione: Belgio
Thibaut Courtois
Eden Hazard
Nazione: Francia
Karim Benzema
Paul Pogba
Nazione: Portogallo
Cristiano Ronaldo
Nazione: Svezia
Zlatan Ibrahimovic
Nazione: Brasile
Neymar
Nazione: Galles
Gareth Bale
Nazione: Olanda
Arjen Robben
Nazione: Colombia
James Rodriguez
Nazione: Costa d’Avorio
Yaya Tourè
Dei 23 calciatori selezionati ben 10 militano nella Liga spagnola, o meglio in una fra Barcellona e Real Madrid. Sono sei i galacticos e 4 i blaugrana. Sei quelli che giocano in Bundesliga, anzi, basta dire Bayern. Si tratta di 5 calciatori campioni del mondo con la Germania e di Arjen Robben. Cinque i calciatori che giocano nella Premier League (tre dei quali nel Chelsea). Dopo il cannibalismo di Premier, Bundesliga e Liga restano solo due calciatori: Zlatan Ibrahimovic e Paul Pogba. Lo svedese gioca nella Ligue 1 con il Psg e Paul Pogba è l’unico ‘italiano’ della fiera, cioè l’unico calciatore che gioca in Italia.
I grandi assenti nelle nomination per il Pallone d’oro 2014
Gli assenti di lusso non mancano e non sono nemmeno pochi. Partendo dal campionato più rappresentato, la Liga, non si può non notare l’assenza di calciatori di assoluto livello come il capitano del Barça Xavi, l’uruguaiano Suarez e non ci sia nemmeno un calciatore dell’Atletico Madrid, squadra quella di Simeone, che ha vinto il campionato spagnolo ed è arrivata in finale di Champions. Passando alla Bundesliga è lampante come a parte il Bayern non ci sia null’altro per la Fifa. Forse nel massimo organismo europeo hanno dimenticato che il capocannoniere dello scorso campionato è stato Lewandowski, che l’anno scorso vestiva la maglia del Borussia Dortmund.
E restando sui colori del Borussia sembra inspiegabile la scelta di lasciare fuori dai candidati un talento eccezionale come Marco Reus assente ai Mondiali solo perchè vittima di un brutto infortunio. Da notare, infine, come nella celebrazione dei trionfi del calcio bavarese sia stato escluso Franck Ribery, autore di una buona stagione con il Bayern ma assente ai Mondiali.
Tante le assenze fra i giocatori che arricchiscono la Premier. Vi facciamo solo cinque nomi: Robin Van Persie e Wayne Rooney e David De Gea del Manchester United, Sergio Aguero ed Edin Dzeko dei campioni d’Inghilterra del Manchester City. Fra i giocatori italiani e più in generale fra coloro che giocano in Italia, si salva solo Pogba. Forse è una scelta ingenerosa, non per i calciatori azzurri ma per qualche nome importante del nostro campionato sì. Ingeneroso escludere Carlitos Tevez che ha fatto una grandissima stagione con la Juventus, andava maggiormente premiata anche la scelta di Higuain di ripartire con il Napoli con cui ha fatto molto bene nella sua prima stagione con i partenopei. Ma alla base di questa scarsa considerazione del nostro calcio forse ci sono anche i miseri risultati ai Mondiali e nelle coppe europee. Una squadra in semifinale di Europa League è troppo poco ma probabilmente l’organico della Juventus considerava maggiore considerazione. L’Italia potrà rifarsi ed è bene porsi degli obiettivi di lungo periodo. Solo con la progettualità e gli investimenti mirati l’Italia e il calcio italiano potranno rinascere e tornare a competere con Premier, Liga e Bundesliga. Non bastano solo i soldi, se le idee sono buone, intelligenti e avveniristiche si potranno colmare distanze che oggi sembrano irraggiungibili.