Paloschi, 25 anni, trafigge Perin: è uno dei due gol con cui regala la vittoria al Chievo sul campo del Genoa (foto Udali/Chievo Verona).

Non capita a tutti di segnare un gol all’esordio in serie A. Tra i pochi eletti, ce n’è uno che può addirittura dire di aver realizzato una rete 18 secondi dopo il suo ingresso in campo, al primo pallone toccato nella massima divisione italiana, con la maglia del Milan addosso: parliamo di Alberto Paloschi da Chiari, piccolo comune della provincia di Brescia. )

Da quel gol al Siena nel febbraio del 2008, l’allora diciottenne, definito nell’occasione da Ancelotti un predestinato“, ha alternato grandi prove a periodi di anonimato. Oggi a Marassi ha sfoggiato una prestazione da bomber, annichilendo forse definitivamente i sogni europei del Genoa. Due gol da ex, il secondo con un tiro al volo eccezionale, hanno permesso alla squadra di Maran di battere quella di Gasperini e conquistare tre punti importantissimi nella lotta salvezza e a lui di conquistarsi il titolo di bestia nera per la società di Preziosi: quelle di oggi sono infatti le sue reti numero 6 e 7 contro i rossoblù.

Adesso Paloschi, a 25 anni, è chiamato a compiere il salto di qualità definitivo e mantenere le promesse fatte durante la sua giovinezza: il Chievo e il calcio italiano hanno bisogno della sua verve e della sua freschezza.