Un doveroso omaggio è stato tributato nelle scorse ore a Piacenza a due leggende del volley italiano e internazionale che stanno per congedarsi dall’attività agonistica: si tratta di Samuele Papi e Hristo Zlatanov, colonne portanti di Piacenza e della nazionale italiana per tanti anni.
Si fa presto a parlare di leggende, ma in questi casi di tali si tratta davvero: ci riferiamo, infatti, al giocatore più medagliato ai Giochi Olimpici, che detiene il record di presenze nel campionato italiano e ha sollevato al cielo ben 46 trofei, e del miglior bomber di sempre in Italia. Ed è per questo motivo che la serata del Palabanca, in cui i due hanno disputato la loro ultima partita in casa con la maglia del Piacenza, è stata densa di brividi ed emozioni.
Video, dichiarazioni dei compagni che li hanno affiancati nel corso della loro lunga carriera, carrellate di messaggi d’affetto e soprattutto una immensa standing ovation con un chiaro invito “Non lasciate il mondo della pallavolo”. Per l’occasione Piacanza ha ritirato la maglia numero 11 appartenuta per quattordici anni a Zlatanov.
Samuele Papi nasce ad Ancona nel 1973, comincia a giocare con la casacca del Falconara nel 1990 e poi indossa quelle di Cuneo, Treviso ed infine Piacenza dal 2011. È l’ultimo interprete di quella generazione di fenomeni capace di aggiudicarsi tre Campionati Mondiali consecutivi, oltreché tre ori Europei, cinque World League e quattro podi Olimpici (mai il gradino più alto).
Hristo Zlatanov, nato in Bulgaria nel 1976, cresce in Italia dove già suo padre giocava negli anni Settanta, debutta nelle file del Gonzaga Milano nel 1993, prima di passare a Ravenna, Roma, Palermo, Milano e infine Piacenza, che non ha più lasciato dal 2003. Nel 2014, in occasione della gara del suo Piacenza contro Latina, tocca i 9000 punti in carriera, risultando il più prolifico marcatore della storia del volley azzurro.