Pierluigi Pardo, telecronista e presentatore sui canali Mediaset Premium, si è espresso oggi sulla sua pagina Facebook in merito alle dichiarazioni a stampo razzista, del candidato alla presidenza della Federcalcio Carlo Tavecchio. Le parole di quest’ultimo hanno suscitato non poche polemiche, tant’è che l’appoggio di alcune società si sta facendo meno forte e la Fiorentina ha già annunciato poche ore fa che non darà più il suo sostegno alla candidatura di Tavecchio.
Pardo non ha avuto parole dolci: “Dunque, se i razzisti sono i tifosi o gli ultrà scattano subito (sia ben chiaro, giustissimi) sdegno e squalifiche. Ci sono tessere e schedature. Se invece un candidato presidente dice frasi sfigate, prima ancora che razziste, se parla come un uomo dell’Ottocento, il Palazzo, salvo rare eccezioni, sta zitto e si chiude a riccio.” Il telecronista ha poi continuato affermando: “Qualcuno dirà: è soltanto una battuta sbagliata. Però, in America, Sterling, è stato squalificato a vita e ha dovuto vendere i Clippers per una frase razzista.”
Pardo ha poi concluso con un pensiero a Ciro Esposito e al coraggio di sua madre, al nuovo ct della Nazionale, e soffermandosi su una rivoluzione culturale che parta dai settori giovanili. Insomma un incitamento al rinnovamento in un momento così particolare e critico per il calcio italiano.