Una Parigi-Roubaix emozionante ed incerta come raramente accade. Niki Terpstra (OMQS) alza le braccia al cielo, il corridore olandese beffa i big con un’azione innescata a sei chilometri dal traguardo, approfitta di un tentennamento generale, di una fase di studio. Arrivo solitario, emozione e lacrime per il portacolori dell’Omega Pharma Quick Step che lo scorso anno si era piazzato terzo. E mentre Tom Boonen (OPQS), decimo, può dire di averle provate tutte, il terzo posto di Fabian Cancellara (Trek) ha il retrogusto amaro di una prova sottotono.

Strategicamente impeccabile l’OPQS, piazza tre uomini nelle prime dieci posizioni: Niki Terpstra primo, Zdenek Stybar quinto, Tom Boonen decimo. Il capitano designato è Tom Boonen e molto probabilmente è anche il più forte in gara. Un eccesso di sicurezza che invece si ritorce contro di lui. Cosa ha sbagliato Boonen? Generoso, troppo generoso. È andato all’attacco a ben settanta chilometri dal traguardo, ha continuamente trainato il gruppetto dei fuggitivi del quale faceva parte, ha ripetutamente chiesto collaborazione con scarsi risultati. La squadra ho corso per lui ma lui ha deciso di strafare. Sfuma così la sua quinta Roubaix.

Da un estremo all’altro. Gioca a nascondino Fabian Cancellara, il treno di Berna non è mai davvero partito. Parigi-Roubaix sfortunata per lo svizzero che ha dovuto rintuzzare prima un rallentamento successivo ad una caduta, poi l’assenza di molti dei suoi compagni di squadra coinvolti proprio in guasti meccanici e capitomboli. Prova a giocare d’anticipo sui maestri del pavé Peter Sagan che attacca prima del Carrefour de l’Arbre, lo seguono Cancellara, Vanmarcke, Degenkolb e Stybar. Si studiano troppo e da dietro rientrano.

Quando al traguardo mancano solo dieci chilometri il gruppetto dei migliori è ridotto ad undici unità. Di pavé non ce n’è più, ci sono trecento metri di sanpietrini poco prima dell’ultimo chilometro ma dopo l’Inferno del Nord sono davvero nulla. In una corsa ad eliminazione come la Roubaix erano anni che non di vedeva un finale così incerto. E nell’incertezza spunta Terpstra, olandese, compagno di squadra di quel Tom Boonen. Gli altri si guardano, Boonen non può controbattere, non lo prenderanno più. Vince la volata per la seconda piazza un giovanissimo tedesco: John Degenkolb. Terzo, più stanco che deluso per l’ennesimo podio, Fabia Cancellara.

Primo degli italiani Filippo Pozzato, cinquantesimo. Tanta sfortuna per Luca Paolini coinvolto in un brutta caduta. Ritirato Sasha Modolo.

I primi 10 della Parigi-Roubaix:

1 Niki TERPSTRA NED OPQ 30 6:09:01
2 John DEGENKOLB GER GIA 25 +20
3 Fabian CANCELLARA SUI TFR 33 +20
4 Sep VANMARCKE BEL BEL 26 +20
5 Zdenek STYBAR CZE OPQ 29 +20
6 Peter SAGAN SVK CAN 24 +20
7 Geraint THOMAS GBR SKY 28 +20
8 Sebastian LANGEVELD NED GRS 29 +20
9 Bradley WIGGINS GBR SKY 34 +20
10 Tom BOONEN BEL OPQ 34 +20