Per lo sci un sabato da favola in Val Gardena, nonostante il successo sia stato mancato ancora una volta. Il marziano Kjetil Jansrud vince agevolmente il superG, ma dietro di lui compaiono Dominik Paris e altri due italiani nei primi sette. Christof Innerhofer è quinto a 5/100 di secondo dal podio e Matteo Marsaglia settimo. Due recuperi fondamentali per la squadra azzurra, due atleti che stanno superando un periodo complicato e che durava da parecchio tempo. Questa pista che poche volte ci ha portato fortuna, con poca neve e tanti dossi, ci ha restituito il senso di una squadra forte nella velocità come poche e in grado di essere protagonista ovunque.

PARIS

Dietro l’inarrivabile Jansrud, come già ieri in discesa , ecco il nostro Dominik Paris che anche in una prova difficoltosa, è diventato grande protagonista. E pensar che oggi gobbe, cambi di luce e qualche porta velenosa potevano metterlo in difficoltà. Invece «Domme», pur facendo qualche piccolo errore, è andato sempre all’attacco ovunque mettendo in mostra una continuità straordinaria per un ragazzo di soli 25 anni.

INNER

E se questo Paris potevamo aspettarcelo, siamo rimasti stupiti da un Innerhofer così competitivo. «Questo quinto posto vale un podio, dimostra che giorno dopo giorno sto tornando ai miei livelli», afferma. Dopo una striscia di gare per lui negative, ieri ha sciato finalmente alla Innerhofer. Preciso nelle curve più insidiose, compensa la mancanza di allenamento con il talento e l’esperienza. Il mal di schiena non ha rovinato la sua classe, dove una pista diventa complicata lui viene fuori alla grande.
E altrettanto positivo è l’aver ritrovato pure Matteo Marsaglia, vincitore due anni fa del superG di Beaver Creek ma in crisi nera la scorsa stagione. Un settimo posto che poteva essere da podio se non fosse finito sulla neve poco prima delle Gobbe di Cammello.

Adesso la Coppa del Mondo maschile torna alle prove tecniche con il gigante di domani in Alta Badia, e lo slalom notturno di lunedì a Madonna di Campiglio.