Cucchiaio di legno? No, grazie. Alla faccia di chi dava per scontato l’ultimo posto dell’Italia nel Sei Nazioni, la Nazionale di rugby estrae dal cilindro una prestazione di grandissimo carattere contro la Scozia ed espugna Murrayfield per 22-19 con una meta tecnica allo scadere. Un finale al cardiopalmo, che rende ancora più bella una vittoria in cui non credeva praticamente nessuno. Senza dimenticare che gli azzurri, incredibile ma vero, dopo pochi minuti di gioco erano sotto 10-0.
Il successo in Scozia, tuttavia, non cancella la mole di critiche feroci piovute sulla Nazionale nelle settimane che hanno preceduto il match. In tanti tra gli addetti ai lavori avevano auspicato l’uscita dell’Italia dal Sei Nazioni, a causa della presunta involuzione nel gioco ed all’incapacità di reggere il confronto con gli avversari. La risposta di Sergio Parisse e compagni non si è fatta attendere, e le parole del capitano subito dopo la partita ci fanno ben comprendere lo stato d’animo della squadra: “Ci abbiamo messo tante palle e bisogna dire le cose come stanno. Oggi eravamo in 23 da soli in campo, nessuno pensava che avremmo potuto vincere, neanche il nostro staff e le nostre famiglie. Nessuno ci ha regalato niente ma alla fine siamo riusciti ad attaccare. Sono fiero e orgoglioso dei ragazzi. Questa vittoria ci fa molto bene perché prima di questa partita si sentivano molte cose sulla nostra squadra, il cucchiaio di legno, il ranking…“.
Uno sfogo comprensibile quello di Parisse che, nonostante le oltre cento presenze con la maglia della Nazionale, mai si era trovato a fronteggiare una simile situazione. Il tweet liberatorio dagli spogliatoi di Murrayfield, con tanto di selfie della squadra, ben sintetizza l’importanza di questo successo.
Persino i media britannici, di solito avari di commenti positivi nei confronti dell’Italia, celebrano il trionfo azzurro. La BBC parla di finale skakespeariano, esaltando il ruolo straordinario del capitano Parisse. E gli azzurri del rugby si meritano anche i complimenti del premier Matteo Renzi.
Complimenti a Sergio Parisse e ai suoi compagni di squadra per aver regalato all’Italia questa grande impresa.