Una delle notizie principali del calcio italiano di martedì 18 novembre è la prossima penalizzazione per il Parma a causa del mancato pagamento di tutti gli stipendi arretrati nei confronti dei suoi tesserati.
Secondo quanto diffuso dai principali media sportivi, la società ha pagato solo la mensilità arretrata di luglio e i premi relativi al 2013. La posizione resta molto complicata ma intanto sono in arrivo per il Parma 2 punti di penalizzazione che saranno pesantissimi anche per il morale della squadra che è ultima in campionato. Oggi, la società ha provveduto a diffondere una nota sul sito internet del Parma in cui spiega le motivazioni che hanno portato la dirigenza ad arrivare fino a questo punto.
Secondo quanto riporta la società ducale erano state avviate le trattative con alcuni investitori che avevano mostrato interesse nel mese di ottobre. Sempre la società parmense precisa di aver siglato un’intesa con l’investitore per “perfezionare l’acquisto non oltre la scadenza del 10 novembre 2014, al fine di garantire i pagamenti inerenti le scadenze del 15 novembre 2014”.
Ma, stando sempre a quanto riferito dal Parma, l’acquirente (il petroliere albanese Taci?) ha rimandato la chiusura dell’operazione oltre il 10 novembre 2014 inguaiando Ghirardi. Infatti, la società non aveva messo in conto eventuali imprevisti e non aveva pensato alla possibilità che l’acquirente potesse non rispettare l’iniziale intesa. Il risultato è presto detto. Intesa con l’acquirente che si allontana, inutile corsa della società a reperire i fondi che sarebbero dovuti servire per pagare gli arretrati, rischio concreto di essere penalizzati e comunicato ufficiale che sa tanto di giustificazione falsificata sul libretto delle assenze della scuola superiore dopo aver marinato a scuola.