Era ad un passo dal firmare con il nuovo Cagliari targato Zeman-Giulini ed era anche stato annunciato nella presentazione della nuova squadra ma durante le visite mediche qualcosa è andato storto. I medici di Cagliari e successivamente quelli di Pavia gli hanno diagnosticato infatti una cardiomiopatia ipertrofica apicale. Davvero una triste notizia per il portiere spagnolo anche perché si tratta di un’alterazione che essendo spesso presente in assenza di sintomi è anche la causa più frequente di aritmie pericolose per la vita degli atleti e può causare morte improvvisa. Sono sorti anche diversi interrogativi sull’efficienza delle visite mediche a cui l’atleta è stato sottoposto negli anni precedenti, ma la cardiomiopatia è una malattia genetica e può presentarsi dopo sforzi di grado variabile e indipendentemente dall’età.

Per Manuel Almunia una lunga carriera tra Spagna e Inghilterra. Arrivato all’Arsenal nel 2004 dal Celta Vigo con la fama di eccellente para-rigori, dopo alcuni anni da secondo portiere dei Gunners impiegato solo nelle Coppe di Lega, nella finale di Champions del 2006 contro il Barcellona subentra all’espulso Lehmann al 18′. Dalla stagione 2007-2008 inizia ad essere impiegato maggiormente a causa dei vari problemi fisici del portiere tedesco diventando a mano a mano il numero 1 londinese, ma una serie di prestazioni a dir poco altalenanti e periodi di scarsa condizione nelle stagioni seguenti lo fanno retrocedere al ruolo di terzo portiere alle spalle di Szczesny e Fabianski. Nel luglio del 2012 si svincola dall’Arsenal e firma un contratto annuale con il Watford di Gianfranco Zola. Almunia si afferma come uno dei protagonisti di un’annata strepitosa coronata dalla sua incredibile doppia parata su rigore nel recupero della semifinale dei play-off promozione. A 37 anni oggi è costretto a dire addio al calcio giocato quando ormai era pronto ad una nuova avventura nella nostra Serie A.