Ci è andato giù pesante il giudice sportivo nei confronti di Elio Minà, giovane portiere del Colombaro Calcio, che dovrà scontare ben cinque anni di squalifica dal calcio giocato. La sanzione segue l’episodio accaduto durante la sfida valida per il campionato di Promozione, Sant’Agostino-Colombaro Calcio giocata domenica scorsa. Il giovane portiere della squadra modenese ha la colpa di aver colpito l’arbitro a pochi istanti dal triplice fischio.

A scatenare la rabbia del giocatore sarebbe stata la rete subita negli ultimi secondi della partita, che ha permesso al Sant’Agostino di raggiungere il pareggio. Subito il gol, nato da una papera del portiere, Mirà ha prima protestato contro l’autore della rete, reo di aver commesso fallo ai suoi danni pestandogli la mano. Non contento si è poi tolto la maglia e direttosi verso il giudice di gara lo ha colpito con un violento calcio al costato.

L’arbitro in seguito all’episodio è stato costretto a sospendere la gara a causa di alcuni naturali giramenti di testa, per poi riprenderla non prima di aver però cacciato dal rettangolo di gioco l’estremo difensore del Colombaro. Terminata definitivamente la gara, gli animi si sono accesi anche negli spogliatoi, provocando una rissa sedata solo grazie all’intervento delle forze dell’ordine.

La partita è stata ovviamente vinta a tavolino per 3-0 dal Sant’Agostino, mentre al Colombaro spetteranno le spese per la riparazione della porta degli spogliatoi, qualora dovessero essere richieste dalla squadra di casa. Mirà intanto dovrà stare fermo fino al 12 aprile 2020, cinque anni in cui avrà certamente tempo per meditare sul suo assurdo gesto.