Medea Felina, all’anagrafe Madalina Felea, è stata la prima atleta ad aver portato la Pole Dance in Italia come disciplina sportiva, è oggi una Maestra Pole Gym Csen nonchè Responsabile Nazionale. Ha fondato nel 2007 la Pole Dancing Academy a Catania. Dal 2009 la scuola ha sede a Milanon(sito: www.poledancingacademy.eu, pagina Facebook: poledancingacademy).
Se dovessi presentare la Pole Dance a chi non la conosce, come la descriveresti?
La Pole dance è uno sport che ti da molte soddisfazioni. Lavori contemporaneamente con tutti i muscoli del corpo e in pochissimo tempo si vedono i risultati. Secondo il mio punto di vista è una disciplina che può essere svolta senza limiti di età, a differenza di altri sport come la ginnastica artistica che, per poter raggiungere livelli agonistici, occorre iniziare da piccoli. Nella Pole Dance oltre l’allenamento amatoriale puoi iniziare a fare l’agonismo anche dopo i 30 anni.
Come e quando è nata la passione per questo sport e cosa ti regala?
La Pole Dance mi ha ridato la vita, la voglia di mettermi in gioco. Non è solo un passatempo, ma una vera compagna di vita. La pratico dal 1999, da quando avevo 16 anni. Ho iniziato in una discoteca per scherzo. Vengo dalla ginnastica artistica e mi ha sempre affascinato stare arrampicata sulla pertica. A livello agonistico la pratico dal 2006. Nel 2007 ho deciso di insegnare e di condividere anche con gli altri questa meravigliosa disciplina che ti regala molte soddisfazioni perché riesci a fare cose che nemmeno immaginavi di poter fare.
Quali benefici ha per il corpo e la mente?
La Pole Dance è rivolta a chi vuole dimagrire mantenendosi in forma, chi vuole aumentare in maniera ottimale la massa muscolare, chi pratica sport a livello agonistico e non, agli adolescenti, a chi desidera riscoprire il proprio corpo e iniziare un percorso ricco e stimolante che conduce verso il benessere e l’equilibrio, sul piano fisico, emotivo e relazionale. Questo metodo aiuta a conoscere più profondamente noi stessi, scoprire le nostre risorse e qualità, riconoscere e accettare limiti e difficoltà, migliorare l’autostima e avere più rispetto di sé e degli altri.
Come vedi il futuro della Pole Dance in Italia?
Sono particolarmente soddisfatta di vedere che non sono più l’unica in Italia a praticare la Pole come disciplina sportiva. All’inizio è stata dura per colpa della mentalità, ma oggi sono felice che stia crescendo in maniera positiva. Il futuro? Non sarà semplice ma io spero tanto che riusciremo a trasmettere a tutti la bellezza di questo sport così complesso e che venga data l’importanza e l’attenzione che merita davvero, per poterla ammirare un giorno, insieme alle altre discipline ginniche ed artistiche, nell’incantevole cornice delle Olimpiadi.