La redazione di Blogdisport.it ha aperto un confronto interno sull’assegnazione del prossimo pallone d’oro, all’indomani dell’uscita della lista dei 23 calciatori in gara. 10 redattori hanno espresso un proprio vincitore, scegliendone ognuno uno diverso. Da Manuel Neuer, scelto dal nostro direttore Cristiano Carriero, a Paul Pogba. Passando per Robben e Muller, in un quadro in cui la Germania domina. Ecco le nostre scelte.
CRISTIANO CARRIERO – MANUEL NEUER
Trovatemi un altro portiere così decisivo nell’economia di una squadra. Lowe e Guardiola lo sanno, il gioco passa da lui, la superiorità numerica anche. Ultimo baluardo e libero aggiunto, è come giocare con un difensore aggiunto eludendo il fuorigioco. Sempre puntuale nelle uscite e nelle chiusure, ha permesso alla Germania di giocare in 12 durante i Mondiali. Se gli tiri il pallone addosso da due metri lui lo blocca. Se provi a dribblarlo ti ipnotizza. Più che moderno, contemporaneo.
VALERIO DE BENEDETTI – ZLATAN IBRAHIMOVIC
È vero, il Mondiale lo ha visto solo da casa con la sua Svezia, come è vero che la Champions non è mai riuscito a vincerla, ma rimane comunque uno dei calciatori più forti del mondo a 33 anni. Tanta classe nonostante il fisico imponente e tanta potenza abbinata all’eleganza, lo rendono uno dei giocatori più completi del panorama mondiale. Quindi bando alle ciance e ai parametri della FIFA, Zlatan est mon Ballon D’Or.
GIUSEPPE ANDRIANI – ARJEN ROBBEN
Simbolo del Bayern Monaco capace di vincere tutto. Arrivato alla maturità calcistica meriterebbe un premio, dopo aver vinto tutto con la squadra di Guardiola e aver fatto un buon mondiale, in cui l’Olanda è stata eliminata alle semifinali dai rigori parati da Romero. Le 23 gol sono solo il contorno di una stagione fantastica, e di una iniziata alla stessa maniera. Troppo spesso sottovalutato, fuoriclasse puro. Il migliore dell’anno.
VERONICA NOTARO – MARIO GOETZE
Un giovane che può solo migliorare e che ha deciso, col suo goal, la finale del Mondiale, permettendo alla sua Germania di intascare il titolo. E, cosa non meno importante, finora non si è montato la testa. Chissà se un Pallone d’oro lo cambierebbe.
ROCCO AMATULLI – GARETH BALE
È facile essere Cristiano Ronaldo se al proprio fianco si ha un compagno di squadra del suo calibro. Non dobbiamo dimenticare come nella passata stagione il gallese oltre ad aver segnato 22 gol, abbia realizzato ben 19 assist, rivelandosi in molti casi decisivo. Finale di Coppa del Re docet!
DENNIS MAGRÌ – THOMAS MULLER
Può giocare ovunque: dalla trequarti, alle fasce, ma anche punta, come “falso nove”. Pupillo di Guardiola, è stato decisivo con club e nazionale tedesca. Completo e bello da vedere, calcisticamente parlando, merita questo meraviglioso riconoscimento.
MARCO NAPOLETANO – YAYA YOURÈ
Il giocatore che tutti gli allenatori vorrebbero avere in squadra. Fisico, corsa, potenza e classe fuori dal comune. Giocatore versatile in grado di fare tutto, difendere, impostare e attaccare. Efficace in zona goal, sono ben 20 le sue reti l’anno scorso. Se vi piace la parola top player Tourè ne incarna in pieno il significato. Se Pogbà è tra i candidati per la vittoria finale, Tourè, a cui il francese può essere paragonabile, lo meriterebbe più dello juventino per carriera, titoli ed esperienza da vendere.
JACOPO OTTENGA – ANGEL DI MARIA
Spesso oscurato dagli ex compagni Ronaldo e Bale al Real non è stato apprezzato a dovere, nonostante si sia rilevato il miglior giocatore della finale di Champions, infatti lui al cospetto di altri nei momenti decisivi non scompare. Per questo ha deciso di cambiare aria, in un club che lo valorizzi a pieno. Capitolo Nazionale, chissà come sarebbe stata con El Fideo in campo la finale in Brasile, gara che forse l’Argentina già ai punti avrebbe meritato di vincere.
MARCO PERRONE – CRISTIANO RONALDO
Sulla cresta dell’onda ormai da quasi dieci anni. Il 2014 è stato l’anno della consacrazione con la vittoria della Champions con il Real a sei anni di distanza da quella vinta con la maglia dello United. Giocatore ‘galactico’ con numeri da far girar la testa, compresi quelli relativi ai gol realizzati. In questo primo scorcio di stagione ne ha già fatti 16 in sole 8 partite di Liga. Vi serve sapere qualcos’altro? Oggi ha una marcia in più rispetto a tutti.
MATTEO BRANCATI – PAUL POGBA
Un “polpo” in un calcio italiano sempre al centro delle polemiche, ci sta sempre bene. Fa parte di una rosa di papabili vincitori del Pallone d’Oro che farebbe impallidire anche il più coraggioso addetto ai lavori del mondo. Pogba, nonostante la sua giovane età,ha tutto: corsa, tiro, potenza, intuizioni geniali. Trovatemi un classe ’93 capace di sbaragliare la concorrenza, di entrare a far parte dei magnifici 23 e di guardare al futuro con la sicurezza di un calciatore fenomenale.
E secondo voi, abbiamo dimenticato qualcuno?