Sciolti gli ultimi dubbi. Cesare Prandelli sarà ancora il mister della nazionale italiana di calcio fino agli Europei 2016 di Francia. Le firme, nero su bianco, verranno messe nelle prossime settimane. A confermarlo, nelle prime ore del pomeriggio è stato lo stesso tecnico: ” In questo momento provo una grande soddisfazione: sono orgoglioso del fatto che la Federcalcio mi abbia proposto un rinnovo biennale, a prescindere dal risultato del Mondiale: e per questo io ho dato piena disponibilità”.

Prandelli dunque allontana tutte le voci che lo volevano alla guida di qualche squadra di club e, dopo un colloquio avvenuto negli scorsi giorni con il Presidente Abete, ha accettato di continuare l’avventura azzurra con un contratto biennale. Scelta condivisa sia perchè consente al tecnico di Orzinuovi di proseguire fino a Euro 2016 a prescindere da quello che sarà il piazzamento in Brasile e sia perchè proprio tra due anni scadrà il mandato presidenziale di Giancarlo Abete.

Resta ora da capire come si intende portare avanti l’idea di nazionale che ha il tecnico. Prandelli, avrebbe richiesto alla FIGC e al Club Italia, guidato da Demetrio Albertini, una maggiore autonomia. Giovani e maggiore condivisione del progetto con le due leghe di Serie A e Serie B in modo da rendere meno problematica la gestione del calendario tra gare ufficiale e gare amichevoli, sono i due punti fondamentali su cui ripartire nel nuovo corso azzurro.

Speriamo sia un buon segnale per il calcio italiano. Se Prandelli, ormai da 4 anni sulla panchina azzurra, decide di prolungare il suo rapporto, vuol dire che ha intravisto qualcosa di buono. E’ un segnale di fiducia al popolo azzurro. I giovani che, per via dello scarso appeal del nostro calcio e per la crisi che vede i nostri club arrancare nell’Europa che conta, si stanno imponendo alla ribalta delle cronache sono un ulteriore segnale. Il mister, che con i giovani ha sempre lavorato, avrà intuito che a Euro 2016 possiamo giocarcela. Perin, De Sciglio, Romagnoli, Marrone, Verratti, Florenzi, Immobile, Destro, El Sharaawy, Berardi e anche Bonucci e Ranocchia che proprio vecchi non sono sono un’ottima base per ripartire post Brasile.

Certo Mister Prandelli, tutto pronto per la corsa a Euro 2016, però prima pensiamo a Brasile 2014. Ora hai firmato, non hai più dubbi, continui sulla panchina di una squadra che smuove un intera nazione. Portaci più lontano possibile, magari portati nell’avventura sudamericana anche qualcuno di quei giovani, sono forti e vogliosi di emergere. Speriamo che qualcuno di loro possa raccontare a qualche suo coetaneo come è bello vincere un mondiale.