Ci risiamo. A pochi giorni dell’esordio Mondiale contro l’Inghilterra, partita alla quale assisterà finalmente anche il Ragionier Ugo Fantozzi con la sua famiglia, l’Italia di Cesare Prandelli si ritrova a difendersi dalla feroci critiche causate dal sorprendente pareggio di ieri sera in amichevole contro il Lussemburgo. La nazionale dei “Paesi Bassi”, conosciuta per i suoi grandi risultati sportivi, ha racimolato un 1-1 che sa di vittoria. Si sussurra che l’autore della rete, un tale Chanot, per festeggiare il gol che rimarrà nella storia della piccola nazionale, abbia bevuto ettolitri di Martini tutta la notte,. Battute a parte, il Commissario tecnico degli azzurri deve trovare una soluzione per ovviare a dei problemi sorti durante il match del “Curi”. Capisco gli esperimenti, ma presentarsi in Brasile con un “X” ottenuto contro una squadra non propriamente infarcita di campioni non è il massimo della vita.
A Perugia, il tecnico tricolore ha schierato un nuovo 4-1-2-2-1 che ha sorpreso anche l’anziano 80enne seduto in poltrona. De Rossi davanti la difesa, dietro la coppia Pirlo-Verratti, a loro volta seguiti da Marchisio e Candreva a supporto di Balotelli. Sembra una filastrocca, invece è la formazione dell’Italia. Dopo i primi minuti, che hanno registrato la rete di Marchisio, Buffon e compagni si sono chiusi a riccio puntando sul contropiede. Risultato? “Solo” due traverse colpite dal tandem Balotelli-Candreva e successiva doccia gelata targata Chanot (si, il ragazzo che ancora sta festeggiando). Quello che è saltato all’occhio, non è stata la prestazione dei quattro volte campioni del mondo, ma la mentalità, che deve essere sempre offensiva se si vuole andare lontano in Brasile. Il Paese sudamericano è straordinario, dunque sarebbe un peccato soggiornare per sole tre partite e poi salutare tutti con un “ciao” ricco di delusione.
L’Italia deve fare sempre la partita, non può mai abbassare la guardia perché è una formazione normale, composta da pochi campioni con la C maiuscola. Balotelli è quello che è: forte tecnicamente, ma in alcuni frangenti di una partita si comporta come un turista finito, per sbaglio, in un campo da calcio; Immobile viene relegato in panchina perché, forse, ha “solo” realizzato la bellezza 22 gol nel nostro campionato, laureandosi capocannoniere. Due esempi, due sbagli di Cesare Prandelli, già nell’occhio della critica per l’esclusione di Giuseppe Rossi che, ogni giorno che passa, diventa lo spauracchio numero uno per l’allenatore ex Fiorentina. Tra pochi giorni l’Italia dovrà affrontare l’Inghilterra, per il primo incontro del Mondiale 2014. Tutti i tifosi del “Belpaese” si prepareranno come non mai, in compagnia di “calze, mutande, vestaglione di flanella, tavolinetto di fronte al televisore, frittatona di cipolle, familiare di Peroni gelata, tifo indiavolato e rutto libero!” Si spera, che il Dottor Riccardelli, quella della famosa scena della “Corazzata Potëmkin”, non faccia scherzi e non si travesti da Roy Hodgson. Anche il Ragioner Filini è avvisato…