Il sestetto azzurro festeggia (CorrieredelloSport)

Nel Belpaese non c’è solo il calcio, la Juventus, la Roma, il Milan e quant’altro. Ieri, in una piovosa domenica di ottobre, lo sport italiano ha vinto sonoramente. Ai Mondiali di pallavolo femminile, l’Italia ha sconfitto in quel di Bari, con un secco 3-1 la Cina, qualificandosi per la terza fase del torneo iridato. Una prestazione straordinaria delle ragazze di Bonitta, autentico trascinatore di un gruppo capace di sorprendere in qualsiasi momento. Con questo risultato, le azzurre sono tra le prime sei al mondo che si giocheranno, da mercoledì 8 ottobre, l’accesso alla fase finale. Nella stessa giornata di Juventus-Roma, che ha monopolizzato l’interesse del 90% della popolazione italiana, il volley ha ridato speranza alla cultura sportiva. Nessuna polemica, anche dopo un punto contestato, nessuna “caciara”, solo incitamenti per dare il massimo, per cancellare quella sorta di ingiustizia (ovviamente in buona fede) tecnica arbitrale.

Il sottoscritto ha confrontato le immagini, le interviste di Juventus-Roma e Italia-Cina, notando grande fair play dal volley e frasi disgustose che venivano proferite dalla mix-zone dello “Juventus Stadium”. Perchè tutto questo? Il mondo della pallavolo è forse più civile di quello calcistico? Si, senza nessun tipo di discussione. Nel calcio ci sono regole che, purtroppo, non vengono rispettate, ognuno può dire la sua senza nessun problema. Al massimo c’è il deferimento, una multa pagata con tanti saluti all’etica sportiva. Nel volley, invece, tranne eventi che possono accadere ovunque, non ho mai sentito un giocatore o giocatrice che va contro l’arbitro, che tira fuori paragoni azzardati aizzando violenze tra tifosi.

Non è un mondo diverso, semplicemente lì, la cultura sportiva deve vincere sempre, anche sulle discussioni, su diatribe evitabili. Ma tanto, statene certi, della Piccinini e compagne qualcuno si ricorderà solo in caso di vittoria finale o di sconfitta roboante. Perchè è giusto così, perchè siamo in Italia, Paese nel quale i politici presentano interrogazioni parlamentari per una partita di calcio.