È uno spettacolare secondo episodio della Serie di Semifinale quello andato in scena al PalaBigi di Reggio Emilia; i padroni di casa si portano sul 2-0 grazie a una consistenza impressionante nei momenti chiave del match e a più giocatori in grado di cambiare le sorti di un match indeciso fino agli ultimi possessi. Ancora una volta è strepitoso Silins, autore di una prova difensiva magistrale sul miglior attaccante del Campionato – James Nunnally – e della stoppata che chiude definitivamente i giochi.
La Grissin Bon si gode anche l’ottima prestazione di Stefano Gentile, poiché il playmaker azzurro è fondamentale nel secondo quarto – in cui realizza 8 punti – e disputa un match perfetto prendendosi qualche rivincita sulle ultime voci non certo positive sul suo conto. Ma Gentile non è l’unico a giocare bene, poiché i biancorossi trovano anche un Derek Needham fondamentale in fase difensiva (4 i recuperi del play arrivato in Emilia a inizio maggio) e caparbio con soluzioni personali nei momenti clou. Infine, l’intramontabile Kaukenas regala ancora insegnamenti di pallacanestro nonostante la veneranda età; il lituano è autore della tripla che chiude definitivamente i giochi sul punteggio di 87-76, prima che Ragland piazzi l’ultimo canestro del match per accorciare le distanze di due lunghezze.
Avellino, dal canto suo, sfrutta benissimo l’assenza di Veremeenko tra i padroni di casa per imporre il proprio gioco interno: la coppia Buva-Cervi combina per la bellezza di 39 punti complessivi – frutto di un 15/21 dal campo – e domina sotto le plance, ma non basta agli irpini per trovare il pareggio nella Serie. Nel momento topico del match, infatti, gli ospiti si intestardiscono nella ricerca della soluzione dalla lunga distanza, disattendendo un piano partita che fino a quel punto aveva consentito di trovare bene il lungo in post o di chiudere al meglio i vari pick&roll. In tutto ciò, da segnalare anche la partita da spettatore non pagante di Alex Acker, autore di soli 5 punti (2/5 al tiro) in 20 minuti sul parquet e praticamente mai incisivo se non per la tripla che porta gli ospiti sul punteggio di 4-10 dopo tre minuti di partita.
Servirà un’impresa a coach Sacripanti per ribaltare questa Serie, poiché i biancoverdi escono dalla doppia trasferta emiliana con le ossa abbastanza rotte – un po’ nel vero senso della parola, visto che Cervi si procura una distorsione alla caviglia in un contrasto di gioco – e vedono crollare la loro massima certezza offensiva, ossia la produzione personale di Nunnally. Reggio Emilia, invece, vola sulle ali dell’entusiasmo per una vittoria arrivata nonostante la pesantissima assenza di Veremeenko.
Articolo di Marco Arcari.