L’estate scorsa ha rappresentato una vera e propria rivoluzione per il calcio italiano, un segno di riscatto sociale oltre che economico dopo i lunghi anni bui dell’ultimo periodo. L’arrivo di Cristiano Ronaldo alla Juventus, impensabile sino a poche settimane prima, ha fatto sì che l’Italia tornasse ad essere protagonista del calciomercato mondiale e non più semplice spettatrice di una vetrina che ogni anno esibiva i suoi migliori pezzi, a cifre inimmaginabili per le nostre povere società.
Trenta milioni di euro all’anno per convincere il campione lusitano ad abbracciare la decaduta Serie A, la quale nel frattempo riaccoglieva il Frosinone, dopo una finale playoff al cardiopalma col Palermo. Quei ciociari che, mentre Agnelli firmava un assegno da capogiro a Cr7, sottoscrivevano il prestito del centrocampista Cassata dal Sassuolo, con un ingaggio annuo pari a 50 mila euro.
Proprio così, nello stesso campionato, uno che guadagna 30 milioni a stagione e l’altro 50 mila euro: in pratica, Ronaldo, in 15 ore percepisce la stessa cifra che il “povero” Cassata ci mette un anno intero per intascare. Follie tipiche del calcio di questi tempi, ecco dunque che la redazione di Bwin ha analizzato al dettaglio gli stipendi della Serie A stilando un undici contro undici dove una parte ci sono i più pagati della Serie A, dall’altra i meno.
Capi delle due fazioni i sopra citati, con un vantaggio iniziale in termini di reti pari a due, ovviamente per la squadra dei paperoni. Un handicap quantificabile mettendo assieme vari parametri fra due selezioni senza alcun paragone per stipendio, valore mercato ed ovviamente anche squadra di appartenenza. Un Cassata che è certo in buona compagnia, come Depaoli del Chievo che percepisce circa 100 mila euro annui o il più ricco della top 11 “povera”, Boga, talento del Sassuolo che bene sta facendo negli ultimi mesi nella squadra di De Zerbi.
Il paradosso è così riassumibile: 80 milioni e 500 mila euro il totale stipendi della top 11 “ricca”, a fronte dei 2,5 milioni totali degli undici meno pagati del nostro campionato. Eppure, per tanti di loro, già la prossima stagione sarà quella di un possibile lauto rinnovo di contratto, dopo essersi largamente messi in mostra nel corso di questa annata. E’ il caso dell’ennesima scoperta in casa Udinese, l’argentino Pussetto, o dello strabiliante terzino destro dell’Empoli Di Lorenzo, capace di attrarre le sirene della Fiorentina e le attenzioni anche del Ct Mancini.
Ovviamente non mancano gli scontenti nemmeno fra gli undici più pagati della Serie A, su tutti Mauro Icardi. La nota vicenda fra lui, consorte e Inter ha portato ad uno strappo fra le parti che è culminata nella svestitura di capitano del bomber argentino. Alla base, la richiesta di un importante adeguamento, per altro legittimo, visto quanto Icardi percepisce e quello che ha fatto in questi anni. 4 milioni e mezzo ad oggi l’ingaggio, se ne chiedono oltre il doppio con i nerazzurri fermi a 7.5: questo, prima della tempesta primaverile.