Rino Gattuso riparte più forte di prima. Potremmo aprire così il nostro articolo per uno dei calciatori italiani più rappresentativi nel mondo. Riparte dalla Grecia, nazione nella quale la crisi economica imperversa ogni giorno di più e dove le proteste fino al mese scorso erano pane quotidiano. Gattuso, con un carattere forte, ha scelto il progetto dell’OFI Creta per rilanciare le sue qualità di allenatore. A Palermo, lo scorso anno, non andò bene. Ma lì, nella bellissima cittadina siciliana, c’è un “mangia-allenatori” come Maurizio Zamparini, che ti esonera, anche se non fai la colazione al mattino.

Fu silurato dopo la sconfitta di Bari, ma se ne andò in punta di piedi, senza creare polemica e quant’altro. Lo fece per il bene di quei ragazzi che aveva allenato con impegno sin dal ritiro estivo. Pensò “Può capitare, dalle sconfitte nascono le vittorie”. Proprio lui, che da calciatore ha vinto tante battaglie sportive e non, partendo da Corigliano Calabro, suo paese natale, per trasferirsi a Perugia, dove iniziò la sua gloriosa carriera da centrocampista “legnoso”, di carattere. Andò anche in Scozia, nei Rangers di Glasgow, per poi tornare nuovamente in Italia e vestire le maglie di Salernitana e Milan.

Con i rossoneri tanti trionfi, amare delusioni e quel problema all’occhio che gli fece perdere tanti mesi di calcio giocato. Da quel momento in poi, Gattuso si rialzò, tornò a giocare, a infiammare il pubblico di fede milanista che lo salutò nel maggio 2012 dopo ben 13 anni di ininterrotta militanza. Nel mezzo anche la gioia indescrivibile del Mondiale vinto nel 2006 contro la Francia, dove il cielo di Berlino si colorava di un azzurro acceso. Il saluto al Milan, tra le lacrime, fece il giro del mondo, anche perché il bravo Rino ha i colori rossoneri nel cuore. Appena terminata l’esperienza meneghina, però, Gattuso si ritrasferisce all’estero, precisamente in Svizzera, al Sion, società che ama i calciatori italiani.

Nella terra della cioccolata Genève, il classe ’78 disputa una buona stagione, ma i risultati della squadra non sono buoni, tanto da costringere il presidente Constantin a esonerare il proprio tecnico per far spazio…a Gattuso. Si, dal centrocampo alla panchina in poco tempo, grazie all’aiuto di Arno Rossini, in possesso del patentino per poter guidare una squadra, che fece coppia con “Ringhio”. L’esperienza, tuttavia, non fu molto fortunata e per il calciatore calabrese ci fu nuovamente il ritorno in campo, prima del definitivo ritiro nel giugno 2013. Gattuso, comunque, sempre nel medesimo anno, attraversa uno dei periodo più difficili della sua vita.

Il 17 dicembre figura nel registro degli indagati, insieme a Cristian Brocchi, per scommesse clandestine. Il mondo del calcio è scosso da quella notizia, ma Gattuso, come sempre senza peli sulla lingua dichiara “Se provano tutto questo, mi ammazzo”. Parole che sanno di amarezza per l’ex centrocampista del Milan, sempre corretto, nonostante il suo gioco duro. Passano i giorni e le accuse nei suoi confronti si sgonfiano, a dimostrazione della buona fede del “guerriero”. Ora, Gattuso riparte come non mai e più forte di prima. L’OFI Creta gli ha dato fiducia e lui, carico al 100%, darà il massimo per far sognare i passionali tifosi greci e per rilanciarsi ancora una volta.