Torna in campo Felipe Monteiro Diogo, o più semplicemente Sodinha, il “calciatore con la pancia”: sarà un nuovo rinforzo del Mantova.
Trequartista estremamente talentuoso, ma con un fisico davvero debole e con una linea non proprio da fotomodello. Questo il profilo del giocatore nato a Jundiai, in Brasile, nel luglio del 1988. Il nome Sodinha fa riferimento ad una bibita gassata molto diffusa in Sudamerica: ne andava ghiotto il padre, mentre lui, purtroppo, preferiva i superalcolici, che gli hanno impedito di diventare un fuoriclasse del calcio.
Debutta tra i professionisti nelle file del Paulista, dove è cresciuto tra le giovanili, prima di approdare in Italia nel 2007 e vestire i colori bianconeri dell’Udinese. Da lì cambia spesso casacca: Bari, Paganese, Portogruaro, Triestina, ancora Udinese, Brescia e Trapani.
Ma già nell’estate del 2014 si fa notare più volte per comportamenti non esattamente corretti e, per questo motivo, l’allora allenatore del Brescia Ivo Iaconi lo mette fuori rosa, reintegrandolo, però, poco dopo. Nel gennaio 2016, inoltre, annuncia di voler abbandonare l’attività agonistica a causa dei persistenti problemi fisici che lo costringono a subire cinque operazioni alle ginocchia e che gli impediscono, tra l’altro, di rispettare il suo contratto con il Trapani. Ma ora ci ripensa e a 28 anni annuncia il ritorno: aiuterà il Mantova, terzultimo nel proprio girone di Lega Pro, nella lotta per non retrocedere.
A spendere parole d’elogio nei suoi confronti fu il compianto Presidente del Brescia Gino Corioni, uno che fece giocare nella sua squadra campioni del calibro di Gheorghe Hagi, Roberto Baggio, Pep Guardiola, Andrea Pirlo e Luca Toni. Il patron delle Rondinelle lo giudicò tra i cento più forti giocatori al mondo, ma il suo problema era la capacità di autoregolarsi e autogestirsi. “Dieta? Anche i medici sostengono che non funzionerebbe: si alzerebbe la notte per mangiare hamburger e bere birra”, sosteneva ancora Corioni, che sarà sicuramente felice di sapere che un suo ex pupillo sta per tornare in campo.
