La storia di Roberto Soriano parte da Sperone, un paese tra i monti irpini dove sono nati i genitori del centrocampista della Sampdoria. E prosegue a Darmstadt, una città di 150 mila abitanti nell’Assia, in Germania. Roberto Soriano, oggi convocato da Antonio Conte nella nazionale maggiore, è cresciuto in Germania. Lontano dalla nostra nazione. La storia è quella di tanta gente che aveva voglia di lavorare e lasciò i paesini del Sud per approdare in Germania, la terra che sembrava un’ancora di salvezza per molti.
Ma Roberto Soriano al contrario di tanti altri è tornato a casa, e da oggi porta la maglia della nazionale in giro per il mondo. O perlomeno proverà a farlo. Fu notato dal Bayern Monaco nel 2006 e ha fatto tutte le giovanili con i bavaresi, prima di essere acquistato dalla Sampdoria nel 2009 a titolo definitivo. La prima convocazione in una partita ufficiale della Samp per Soriano arriva nel momento più triste della storia recente dei blucerchiati, quel Sampdoria-Palermo finito 2-2 che sancì la retrocessione della squadra di Genova in Serie B. L’anno seguente passa in prestito all’Empoli, dove resterà per una stagione nel campionato cadetto. Poi ancora la Sampdoria, e il primo anno da titolare. L’anno scorso l’esplosione, per arrivare a questo fantastico inizio di campionato. Antonio Conte nota le buone prestazioni del centrocampista e lo porta in nazionale.
In realtà Soriano aveva già vestito la maglia azzurra, ma si trattava solo di uno stage in vista dei Mondiali, e non di una partita ufficiale. La prima vera convocazione è arrivata qualche giorno fa, e ieri a Coverciano in sala stampa c’era anche lui. Con la faccia pulita e il sorriso di chi non è lì per caso, ma ha ancora troppa strada da fare per guardarsi nello specchio compiaciuto. Roberto Soriano ha alle spalle una storia particolare. E l’augurio è quello che ogni volta che lascerà l’Italia, nuovamente, sarà per onorare la maglia azzurra in qualche paese. L’emigrare più bello.