Nel tennis è il periodo di sosta in cui non ci sono tornei, non ufficiali perlomeno, e quindi a far notizia sono le parole.

Spiccano, tra le tante che si sentono, quelle di Andy Roddick, ex tennista americano, che ha lodato Federer: “l’anno scorso tutti dicevano che fosse cambiato, a causa dei doliri alla schiena. Lui non si allenava e non era più il miglior attaccante ne’ il miglior giocatore difensivo del mondo. Nel 2013 non giocava in difesa quindi aveva un alto margine di errore. Sbagliava a inizio scambio, non aveva ritmo e non era fiducioso. Si è curato, è tornato sano e ha ritrovato il suo gioco veloce.”

Roddick lavora da qualche tempo in una radio e ha avuto l’opportunità di intervistare Federer durante gli ultimi USOpen. L’ex tennista americano si è detto affascinato dalla risposta che l’avversario di tanti duelli passati gli ha dato quando ha chiesto come facesse a trovare sempre le motivazioni: “Si tratta più del fatto che mi piace vincere, piuttosto che dell’odio che ho per la sconfitta”, rispose Federer. E Roddick mostra apprezzamento: “è stato un ragionamento così semplice nella sua testa. Non penso che conosca la tortura che gli altri giocatori passano quando vengono sconfitti. Quando perdevo io ero incazzato tutto il giorno!”