Seydou Keita esulta dopo aver segnato il gol che è valso il pareggio per la squadra giallorossa.

Un altro pareggio, c’era da aspettarselo. La sfida d’andata del derby di Europa League tra Fiorentina e Roma al ‘Franchi’ finisce 1-1. L’ennesimo pareggio del 2015, però, assume un sapore completamente diverso rispetto agli altri per gli undici di Rudi Garcia, non solo per il gol segnato fuori casa, ma anche e soprattutto per come è il risultato di parità è maturato.

In apertura, infatti, la squadra di Montella ha saputo pressare alta la Roma, vanificandone ogni velleità e rendendo impossibile la costruzione del gioco agli uomini più arretrati della formazione giallorossa. Più dei due centrali, a soffrire la pressione dei viola è stato De Rossi, che ha dimostrato ancora una volta uno stato di forma non eccezionale, regalando di fatto il gol del vantaggio a un redivivo Ilicic, imbeccato dall’uomo del momento Salah. Dopo 26 minuti, inoltre, gli infortuni dello stesso De Rossi e di Manolas hanno costretto Garcia a giocarsi già due cambi su tre e i giocatori romanisti ad assumersi più responsabilità. Le occasioni migliori, come succede dall’inizio dell’anno, sono capitate tutte sui piedi di Adem Ljajic: una clamorosa nel primo tempo, dopo la respinta di Neto su un gran tiro di Florenzi; un’altra nella ripresa, su un calcio di rigore procurato da Iturbe su cui si lascia ipnotizzare dal portiere brasiliano, di nuovo idolo della Fiesole.

La Roma, nonostante gli errori e il solito possesso palla sterile, si è confermata una squadra difensivamente solida, riuscendo a punire la Fiorentina, paradossalmente, su contropiede, sia sull’azione del rigore, sia su quella da cui è nato il calcio d’angolo battuto da Florenzi e capitalizzato con un’incornata dal solito Seydou Keita. Il gol del maliano ha un sapore amaro per la squadra viola, un gusto dolce ma non troppo per quella giallorossa: se da questa partita, infatti, la Fiorentina esce da incompiuta, è anche vero che per l’ennesima volta la Roma ha dato l’impressione di aver messo in campo molto meno di quello che avrebbe potuto.

Il pari, stavolta, è d’oro. Ma il derby italiano in Europa è ancora in bilico: decideranno tutto i 90 minuti dell’Olimpico giovedì prossimo.