“Ma Nino non aver paura di sbagliare un calcio di rigore,
non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore,
un giocatore lo vedi dal coraggio, dall’altruismo e dalla fantasia“.
Così cantava Francesco De Gregori nella sua La leva calcistica del ’68. La paurala prima responsabile di questa deludente parentesi di stagione della Roma. Il sogno scudetto che si allontana, l’addio alla Coppa Italia, un risultato da conquistarsi con le unghie e con i denti a Rotterdam contro il Feyenoord per passare il turno in Europa League: i giallorossi sono chiamati a superare questo momento per rimettere in piedi una stagione partita certamente con aspettative diverse ma che dopotutto non sta assumendo i contorni del fallimento.
La contestazione di questa mattina a Trigoria, quello striscione che riportava la scritta “Vergognatevi… Siete penosi!!!“, può costituire la classica arma a doppio taglio per i delusi tifosi romanisti. La squadra di Garcia, infatti, potrebbe trovare nuova linfa vedendo lacerarsi il rapporto d’amore coi fan che fino ad oggi ha caratterizzato l’era del tecnico francese; ma potrebbe anche perdere le residue certezze dalle quali è chiamata a trovare lo spunto per risollevarsi. La stagione non è ancora finita, tutto è possibile: la Roma può ancora ambire ai massimi traguardi. Anche perché la Juventus vista ieri sera non è apparsa irresistibile. E’ importante però non concedere punti alle inseguitrici, perché per ripartire a testa alta nel prossimo campionato sarà importante assicurarsi la partecipazione alla Champions già a maggio.
Per risollevarsi non bisognerà aver paura di sbagliare, ma superare le paure, aiutarsi e ritrovare il gioco che aveva incantato tutti fino allo scorso anno. Coraggio, altruismo e fantasia, per tornare a credere in se stessi e nel sogno di successo.