Può un portiere vice-campione del mondo essere una riserva qualunque in una squadra di ottima tradizione, ma non di primissimo piano, in serie A? La risposta, fino a due settimane fa, era “sì”. Identikit di Sergio Romero, 27 anni, malinconicamente tornato all’ombra della Lanterna dopo un anno tra le panchine e i lussi monegaschi: dalla difesa della porta dell’Argentina sconfitta in Brasile solo dalla indistruttibile Germania, al riposo forzato del “Ferraris” dopo un’estate da partente con stipendio da titolarissimo. Così Romero fino all’altroieri (calcistico), quando l’infortunio occorso a Viviano in quel di Cagliari gli aveva riaperto la porta doriana.

Il calcio, che però tanto toglie-anche per demeriti dei protagonisti, con Romero che in passato aveva “conquistato” il soprannome di “saponetta” e “chiquito” (il bambino)-sa anche restituire. Così è stato ieri, al minuto 31 di Sampdoria-Fiorentina, punteggio sull’1-0: Palombo atterra Babacar nell’area piccola provocando un calcio di rigore per gli avversari. Sul dischetto, dall’altra porta sotto la Gradinata Nord, si presenta Gonzalo Rodriguez. Nella mente dei tifosi blucerchiati tornano immediatamente le immagini del pallone sfiorato lo scorso mercoledì da Romero nel rigore trasformato da Icardi e, soprattutto, i rigori parati dal portiere argentino ai Mondiali ella semifinale contro l’Olanda. Romero va alla sua destra e blocca la sfera, incanalando la sfida verso la vittoria, come il 3-1 finale ha certificato.

Per una volta Sergio Romero si è goduto così oggi un lunedì condito di prime pagine di giornali e siti web italiani non per le sue papere ma per le sue parate: il suo arrivo in Europa è datato al 2007, di lì per quattro stagioni ha difeso la porta dell’AZ Alkmaar. Poi lo sbarco in Italia, alla Sampdoria: prima la promozione in serie A, poi l’anno successivo in A aveva portato a casa un rigore parato ad Osvaldo ma soprattutto suoi tanti errori e papere. La scintilla con spogliatoio e compagni non era mai scattata, fino a ieri, quella con Rihanna-protagonista di un tweet bollente nei suoi confronti in estate, sì. Da ieri uno spicchio di cuore doriano è per lui. “Se l’Argentina diventa campione del mondo, presto mio marito a Rihanna per una settimana”, aveva risposto all’epoca alla celebre cantante Eliana Guercio, moglie del portiere. Chissà che ne pensa ora Ferrero, scatenato patron della Sampdoria che ieri ha ballato sulle sue parate dopo aver provato a cederlo nel valzer del mercato estivo. Ora Sergio Romero, el “Chiquito”, è pronto a diventare adulto.
(Twitter: @GuerraLuca88)