ronaldinho

Ha fatto spesso e volentieri parlare per le sue funamboliche giocate con il pallone tra i piedi, ma stavolta Ronaldo de Assis Moreira, in arte Ronaldinho, finisce sulle pagine di cronaca per le sue non positive vicende economiche.

A quanto pare non se la passa troppo bene l’ex talento del calcio brasiliano. Appese le scarpette al chiodo nel 2015, quando indossò per l’ultima volta la maglia del Fluminense, il classe 1980 nativo di Porto Alegre non avrebbe saputo gestire il suo immenso patrimonio economico guadagnato sul campo.

E così, a tre anni di distanza dal ritiro, giungono clamorose le notizie circa il suo disastroso conto in banca, che si aggirerebbe sui sei euro. Si, avete capito bene: non c’è nessuno zero accanto a quel sei, così non rimangono che pochi spiccioli nel portafogli virtuale di uno dei più istrionici giocatori della storia.

Il sito web brasiliano UOL Esporte prova anche a ricostruire i motivi che avrebbero condotto l’ex giocatore a tale grave situazione finanziaria. Tali motivi sarebbero rintracciabili in una grossa multa che il fisco brasiliano avrebbe inflitto a lui e a suo fratello per la costruzione di una piattaforma di pesca abusiva a Porto Alegre.

Con il passare del tempo, la cifra sarebbe lievitata a causa degli interessi, fino a toccare i due milioni di euro. Lo Stato verdeoro avrebbe dovuto riscuotere quella somma, ma sul conto non avrebbe trovato, appunto, che quei sei euro. Facile supporre che, in realtà, i soldi il Gaucho li avrà depositati da qualche altra parte, visto che negli ultimi mesi è stato impegnato in diversi spot pubblicitari, senza dimenticare che lo scorso gennaio la Nike, suo sponsor tecnico, ha lanciato una nuova linea di scarpe in suo onore ed ogni volta che scende in campo nella Legends of Barcellona intasca ben centocinquantamila euro.

Il fallimento, dunque, non sembrerebbe così all’orizzonte.