Al termine della 25esima giornata del campionato di serie A, la Fiorentina compie un’impresa che non le riusciva da 13 anni sfatando il tabù di San Siro, da dove usciva sistematicamente sconfitta dall’Inter. In realtà non si può parlare di una vera e propria impresa, perché i viola hanno giocato una partita intelligente ed equilibrata, proponendo un calcio veloce ed aggressivo in tutte le parti del campo, ma è stata aiutata da un’Inter apparsa sotto tono rispetto agli incontri precedenti. L’ingresso di Salah, un giocatore veloce al posto dell’infortunato Babacar, è stata la mossa con cui Montella ha mandato in confusione la difesa dell’Inter che ha perso ogni punto di riferimento rispetto all’attacco della Fiorentina. Il goal viola all’inizio del secondo tempo con Salah che, da solo, ha colpito in area nerazzurra, dimostra come la difesa milanese sia il punto debole della squadra. Tuttavia i risultati dei nerazzurri, che hanno avuto un andamento altalenante nelle ultime sei gare, con tre sconfitte e tre vittorie dimostrano anche che il lavoro di Mancini è ancora lungo, che la squadra deve crescere e deve trovare un proprio equilibrio. I dualismi fra Kovacic e Shaqiri, Palacio e Podolski, Vidic e Ranocchia, se da una parte danno possibilità di scelta, dall’altra non consentono alla squadra di crescere come le formazioni che scendono in campo sempre con le medesime formazioni. Unica nota positiva in una giornata veramente storta, è la prestazione di Guarin che sembra essere rinato dopo il cambio di modulo e a cui la fascia di capitano ha dato più sicurezza e grinta nelle giocate che, in aggiunta alla tecnica che non aveva mai perso, lo hanno reso il giocatore più pericoloso fra i nerazzurri. La sfida di domenica al San Paolo con il Napoli, darà la risposta definitiva sul vero valore dell’Inter di quest’anno.