È uno che non le ha mai mandate a dire, Rino Gattuso, e anche stavolta in conferenza stampa  al termine della appena conclusa giornata di campionato esprime senza mezzi termini il suo punto di vista su tutto ciò che gli si chiede. Anche nel momento in cui gli viene richiesta la sua opinione in merito alle “intromissioni” del vicepresidente del Consiglio italiano Matteo Salvini sul suo operato al Milan e sugli uomini da far scendere in campo.

La dietrologia è presto fatta: l’esponente leghista, presente allo Stadio Olimpico per assistere a Lazio – Milan, osserva nel dopo gara che il tecnico rossonero avrebbe dovuto operare qualche cambio. E non si tratta della prima volta che espone le sue considerazioni in merito alla squadra per la quale tifa.

A questo punto non si fa attendere la risposta di Ringhio, che replica seccamente dichiarando di non voler parlare di politica perché “non ci capisco nulla” e di conseguenza chiede a Salvini “di pensare alla politica perché abbiamo grandi problemi”. Affondando ancora di più il colpo, l’allenatore calabrese aggiunge che con tutti i problemi che affliggono il nostro Paese, trovare anche il tempo di commentare questioni calcistiche è “una cosa che mi fa impazzire”, specialmente se la cose si ripete prima con il nodo Higuain, poi in questa circostanza con i cambi da effettuare.

“Io da italiano potrei dire tante cose a Salvini”, è la conclusione stizzita di Gattuso. Salvini, comunque, stempera le polemiche il giorno dopo, quando precisa di avere “immensa stima” per Gattuso come calciatore e allenatore e di aver manifestato solamente le sue impressioni da tifoso. “È il miglior allenatore che il Milan possa avere”, aggiunge ancora provando a gettare acqua sul fuoco, sebbene non sappiamo se le giustificazioni importino al diretto interessato oppure ci sarà una nuova puntata di questa querelle.