La miglior difesa è l’attacco. Un’espressione che abbiamo sempre sentito, ma che non è del tutto veritiera. Perché un calcio fatto solo di attacco e privo di difesa potrà anche portare a dei risultati, ma saranno sicuramente non eclatanti. Affinchè ci siano vittorie da ricordare, occorre disporre di un buono scudo, di un qualcosa che copra la squadra, che le dia garanzie quando è scoperta o quando la difesa commette un errore. In poche parole serve un Samir Handanovic. E se hai la fortuna di averlo, non puoi lasciartelo fuggire. Diventa naturale quindi, che questa sera Samir abbia timbrato la centesima partita con la casacca nerazzurra.
Handanovic potrebbe essere definito il nuovo “saracinesca”. In Serie A ha parato ben venti rigori (attualmente si trova a meno quattro dal record di Pagliuca) e tutto lascia pensare che gli basti davvero poco per raggiungerlo. Nella stagione in corso lo sloveno di tiri dal dischetto ne ha già intercettati tre, ai danni di Larrondo del Torino, Cossu del Cagliari, Toni del Verona. Ed il tutto si va ad aggiungere a quelli parati nelle stagioni precedenti.
Un portiere particolare, una sorta di dottor Jackill, in grado di neutralizzare i palloni più difficili, ma a volte vittima di errori elementari, un vizio che già lo contraddistingueva quando vestiva la maglia dell’Udinese. Ma lo sappiamo, nessuno è perfetto, anche se Samir Handanovic alla perfezione va molto vicino. Questa sera l’ultima perla. Dopo aver peccato sul gol dello svantaggio nerazzurro, si rifà intercettando il calcio di rigore di Konoplyanka. Lo svantaggio rimane così invariato e l’Inter può ripartire alla rincorsa della rimonta. Detto, fatto. Il risultato a fine partita sarà di 2-1 per i nerazzurri.
Cento partite con l’Inter, non in un periodo semplice come accaduto ad alcuni suoi illustri predecessori. L’Inter era ed è ancora alla ricerca di nuova competitività, di una nuova forma, ed in tempi di crisi (calcistiche) resistere alle sirene di club blasonati costituisce sicuramente motivo di apprezzamento.
Arrivato nell’estate 2012 dall’Udinese, lo sloveno esordì nella gara Hnk Hajduk Spalato-Inter, terminata 0-3 e valida come gara di andata del terzo turno di Europa League. La prima “interista” fu quindi europea, così come europea è stata la centesima, questa sera contro il Dnipro. Praticamente dall’Europa all’Europa.
Cento, mille, diecimila di queste gare, Samir.
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