Il nome del talento argentino classe ’94 circolava ormai già da qualche settimana e forse anche qualcosa di più dalle parti di Genova. Fatto sta che la notizia della probabile cessione di Gabbiadini al Napoli, solo il tempo rivelerà se si sarà trattato di un investimento ponderato o di un semplice escamotage per indebolire una diretta concorrente, sembra aver accelerato irrimediabilmente la trattativa con l’Estudiantes, che ieri su Twitter e sul sito ufficiale del club ha annunciato la cessione del proprio gioiello. Le cifre dell’accordo sono stare rese note: 10 milioni di dollari (circa 8 milioni di euro) per il prezzo del cartellino, di cui un 50% da versare all’apertura di questo mercato invernale e il restante 50% divisibile in due rate da versare nel giro di un anno e mezzo. Un trasferimento concretizzato anche grazie agli ottimi rapporti del presidente Ferrero con l’attuale presidente del club di La Plata ed ex blucerchiato Juan Sebastián Verón, il quale però con lungimiranza ha spinto per inserire nella trattativa una clausola che prevede una percentuale di plusvalenza di circa 5% su una vendita futura del calciatore superiore ai 10 milioni di euro.

Chi è?
Correa senza dubbio non è un cognome originale. Bisogna fare attenzione dunque a non confondersi con l’eterna promessa laziale mai sbocciata Lucas Correa, che da molti anni ormai rimbalza tra le varie serie minori italiane, e nemmeno con l’altro talento omonimo, Angel Correa, ex San Lorenzo, il quale ha da poco risolto i gravi problemi cardiaci che lo avevano sfortunatamente colpito e da qualche settimana è tornato finalmente ad allenarsi con la sua nuova squadra, l’Atletico Madrid. Joaquín Correa invece nasce a Juan Bautista Alberdi, nella provincia di Tucumán, ed è per questo che è soprannominato El Tucu, il 13 agosto 1994. Dopo aver iniziato la propria carriera calcistica nelle giovanili del River Plate, nostalgico decide di tornare a casa per stare accanto alla propria famiglia. Tuttavia nel 2010 passa nella cantera dell’Estudiantes e due anni dopo, nel maggio 2012, a soli 17 anni esordisce in prima squadra subentrando nei minuti finali al posto dell’attuale attaccante partenopeo Duvan Zapata. Nelle stagioni seguenti La Joyita, l’altro soprannome affibbiatogli dai tifosi dei pinchas, riesce a trovare sempre maggiore spazio tra gli undici titolari, lanciato dal tecnico Mauricio Pellegrino, e con 64 presenze, 6 gol e 6 assist totali ha attirato l’interesse di top club come Paris SG, Chelsea, Manchester City e Benfica.

Lo zampino di Verón
L’ha spuntata però la Sampdoria e gran parte del merito è del suo mentore per eccellenza, la Bruja Verón. Correa però è già stato in Italia, nel dicembre 2012, quando ha svolto un provino di due settimane con l’Inter. Moratti, impressionato dal ragazzo, formalizzò un’offerta vicina ai 2 milioni di euro ma l’Estudiantes decise di rifiutarla per permettere al Tucu di proseguire con serenità la sua crescita in patria. Joaquín però ha sempre sognato il Belpaese e da qualche anno ha anche avviato l’iter burocratico per il passaporto comunitario grazie ad un bisnonno di origini italiane.

Caratteristiche
188 cm x 75 kg, destro. Ama giocare nella posizione di ala sinistra per potersi accentrare, guadagnare campo e sfruttare una delle sue doti migliori, il tiro forte e preciso. Corporatura e movenze che ricordano i vari Pastore, Alvarez e un certo Kakà. Giocatore dunque non particolarmente rapido nello stretto, ma estremamente tecnico, abile nel difendere il pallone, nel dribbling e dotato di una progressione palla al piede davvero notevole per un mix tra fantasia ed eleganza che stupisce. Correa dunque potrebbe andare a sostituire Gabbiadini come esterno di un ipotetico attacco a tre con Okaka e Eder ma il suo futuro è quello di trequartista dietro alle punte, non ha infatti la rapidità e la finalizzazione per giocare in attacco in Europa. Mihajlovic avrà molto da lavorare sulla fase difensiva e sulla componente comportamentale ma sicuramente l’argentino avrà tutto il tempo a disposizione per ambientarsi a dovere e diventare un rifinitore eccellente.

Attualmente la rosa doriana offre diverse alternative al tecnico serbo, il quale potrebbe seriamente decidere di cambiare modulo. Se fosse così i fantallenatori saranno costretti a valutare con attenzione l’acquisto di Correa, il quale potrebbe rivelarsi un giocatore più per il futuro che per il presente. Sicuramente però qualora la Samp dovesse decidere di non tornare sul mercato almeno in quel reparto, El Tucu non si rivelerebbe una semplice scommessa ma un investimento da fare al 100%.