Santoro, pugile professionista di Lecce, si racconta parlando dei suoi obiettivi e di quello che uno sport “difficile” come la boxe gli ha regalato e continuerà a dargli, tra ambizione, sogni e determinazione. Senza dimenticare che gli ostacoli per un atleta non mancano di certo, anche perché il pugilato è, prima di tutto, sacrificio, come afferma lo stesso Antonio Santoro.

Quali sono i tuoi obiettivi attuali e futuri?

I miei obbiettivi attuali sono innanzitutto rientrare a combattere nei prossimi giorni dopo il fermo che ho dovuto osservare a causa di alcuni piccoli problemi legati alla mia salute ed alla mia sfera privata. Per il futuro l’obbiettivo é sempre lo stesso. Affermarmi nel panorama pugilistico nazionale e diventare un esempio da seguire per i ragazzini della mia cittá ma anche guadagnare la stima dei piú grandi.

Cosa rappresenta la boxe per te?

Per me la boxe rappresenta un perfetto stile di vita. Rappresenta l’educazione, la disciplina, l’autocontrollo, il conoscimento di se stessi e il superamento dei propri limiti. Mi ha responsabilizzato, mi ha forgiato sia come uomo nella vita di tutti i giorni sia come atleta.

Come descriveresti il panorama moderno del pugilato italiano? E che ruolo hanno in esso il Sud e il Salento?

Per quanto riguarda il panorama nazionale del pugilato a mio avviso, si sta vivendo un buon momento, sia in campo dilettantistico che professionistico. Sarebbe opportuno però sempre secondo il mio punto di vista, creare una strada più scorrevole per i professionisti, incrementare l’attività di ogni singolo atleta, dare molta più visibilità sia sui giornali che in tv, questo potrebbe essere un vantaggio per chi combatte… essere riconosciuto per essere seguito! Pubblicitá che anticipa i match, anche quelli senza titolo. Borse più dignitose, che possano appagare chi come me, va sul ring per combattere, mettendo in gioco tutto se stesso tra tanti ostacoli che la vita quotidiana ci riserva. La boxe è sacrificio. Allenarsi duramente comporta il rischio tante volte di lasciare da parte il lavoro e purtroppo, chi come me ha famiglia, questo lusso non se lo può permettere.

Ti occupi di preparazione atletica, mettendo la tua esperienza a disposizione degli altri. In che modo? Le attività che proponi sono adatte a tutti?

Per quanto riguarda la mia attivitá come Personal Trainer, mi ritengo più che soddisfatto. Chi si rivolge puó usufruire di vari servizi. Dall’avviamento allo sport dei bambini al dimagrimento per donne. Dalla preparazione atletica nello sport da combattimento alla cultura fisica. Da una semplice lezione privata di come si tirano due pugni al sacco a protocolli seri e impegnativi per atleti evoluti e professionisti provenienti da tutti gli sport. Per chi volesse conoscere le mie competenze tecniche può visitare il mio sito Santoroteam.it o può contattarmi all’indirizzo e-mail antoniosantoropersonaltrainer.com al numero 327 0389711

Che consigli daresti a chi vuole cimentarsi col pugilato?

Consiglio la boxe a tutti. A grandi e a piccoli. Sia percorsi agonistici che amatoriali. La boxe é uno sport sano, forma il fisico, aiuta crescere sia nel corpo che nella mente. Esistono diverse palestre nel Salento. Chi vuole può venire a trovarmi a Lecce, nella palestra Helios, dove insieme a me può disporre della impeccabile professionalità dei miei colleghi S. Centonze e A. Pressicce (che curano lo sport da combattimento in genere) e nel settore fitness di Francesca Satriano. Mentre per quanto riguarda la boxe vera e propria, senza sfumature due nomi su tutti: la Be Boxe di Francesco Stifani a Copertino e la Boxe Iaia, di Carmine Iaia a Brindisi. Colgo l’occasione per mandare un saluto al Presidente del Comitato regionale Puglia Fabrizio Baldantoni e al vice presidente Sandro Turco. Spero di dare il meglio di me in futuro sia alla boxe salentina che a chi si rivolgerà a me per farsi seguire. Ringrazio anche te Veronica per questa piacevole intervista. Un saluto a tutti, ci vediamo il 15 Giugno sul ring di Surbo (Le) per il mio rientro. A presto!