Quando un blog sbaglia clamorosamente un articolo qualcuno deve metterci la faccia. Ed è giusto che sia l’editor a farlo, non i ragazzi che si impegnano ogni giorno per rendere questo sito una fonte di curiosità affidabile. Ho detto sito e non testata*, ho detto curiosità e non notizia, volutamente. Blogdisport non è, per scelta, una testata giornalistica registrata. È un blog e, in quanto tale, ci permette anche di poter crescere e sbagliare. Ci permette, non ci giustifica. Ho parlato con i miei ragazzi e ho fatto mea culpa, ora chiedo scusa personalmente a tutti i tifosi del Parma e del Torino che ieri cercando notizie sulle loro squadre sono imbattuti in un nostro articolo.

Come spesso accade avevamo preparato entrambe le versioni (pro Parma e pro Toro) e verso le 18 ho avuto una soffiata da un mio contatto, da me valutato molto affidabile, che mi assicurava la partecipazione del Parma alla prossima Europa League. Senza fare le verifiche dovute ho dato il là alla pubblicazione del pezzo. Avremmo potuto cancellarlo, ma a fronte delle prime giuste critiche ricevute ho ritenuto corretto aspettare, anche perché sono ancora sicuro che il Tas ribalterà la sentenza. Ma questa è una mia sensazione, non è giornalismo, e avremmo dovuto specificarlo. Non lasciarlo intendere.

Per questo chiedo ancora scusa a tutti i tifosi del Parma e del Toro, ad Alessandro Dirigo, a Marco Armellino, a Nicolò Fabris e a tutti quelli che hanno giusto sottolineato la nostra grave mancanza. Io ci metto la faccia, come sempre. Anche se questo è un blog e molti giornali, anche importanti, non si scusano mai per le loro notizie infondate. Per i Guarin e i Vucinic scambiati e riscambiati, per gli scoop senza fondamento e per le news inventate. No, non è nel nostro stile. Le visite non vengono da notizie come queste. E se arrivano (poco più di 400 tra ieri oggi su questo pezzo) sono visite che non ci piacciono, che non ci fanno stare in pace con noi stessi e con la nostra coscienza.

Noi vogliamo diventare (perché qui nessuno di noi ha la pretesa di farsi chiamare giornalista) un altro tipo di blog. E chiediamo a voi di aiutarci a crescere. Di dirci quando sbagliamo, di smascherare i nostri errori, di venire a scrivere con noi e per noi se vi va. Le porte sono aperte, abbiamo bisogno di tifosi appassionati che conoscano meglio di noi certe situazioni. Intanto ancora scusa a tutti, e buona Europa a chi la farà. Noi siamo sempre dalla parte del campo, anche quando è beffardo come quel rigore di Cerci. Scusate di cuore.

*disclaimer: la testata giornalistica affiliata a questo blog è Il Giornale Digitale.