Si è da poco conclusa la 20° giornata di Serie B. Una vigilia di Natale davvero memorabile per il Carpi, dodicesimo risultato utile consecutivo (l’ultima sconfitta risale al 12 ottobre in casa dell’Avellino) e le certezze del miglior attacco e della seconda miglior difesa cadetta. Nemmeno il Perugia, ultimamente affetto da pareggite acuta, è riuscito a fermare gli emiliani, trascinati dai gol di Pasciuti, Mbakogu (undicesima rete stagionale), Struna e Inglese.
Si può parlare davvero di una prima vera e propria fuga verso la promozione diretta visto che le dirette inseguitrici hanno tutte più o meno impattato quest’oggi sui rispettivi campi e il Carpi ora si trova a +9. Prosegue infatti la crisi del Frosinone, ai ciociari la vittoria manca ormai da 5 giornate. Il Crotone affonda gli uomini di Stellone nel più classico dei testacoda riuscendo a trovare 3 punti preziosissimi che gli permettono di respirare un poco nelle posizioni basse di classifica uscendo momentaneamente dalla zona retrocessione diretta. Non ne approfitta il Livorno che a Vicenza trova una delle squadre più in forma del campionato e non riesce ad andare oltre lo 0 a 0. Un punto a testa anche per Spezia e Lanciano, risultato che serve poco ad entrambe, ma le due compagini si sono affrontate a viso aperto e hanno offerto un bellissimo spettacolo per un 3 a 3 finale rocambolesco, ricco di emozioni e colpi di scena che da solo è bastato a ripagare del prezzo del biglietto tutti i tifosi e gli appassionati che hanno deciso di trascorrere la vigilia di Natale all’Alberto Picco. Il Bologna invece torna al successo al Dall’Ara, dopo lo stop subito ad Avellino, contro una poco motivata Pro Vercelli con un convincente 3 a 0 firmato Improta-Laribi. Sempre in zona play-off nell’altro match clou di giornata il Trapani vince e sorpassa in classifica un Avellino che continua a manifestare le proprie difficoltà lontano dal Partenio. I siciliani incassato il vantaggio dopo pochi minuti del solito Castaldo ribaltano il risultato e nel finale dilagano con Abate, autore di una splendida tripletta.
Vittoria fondamentale per il Brescia al Rigamonti ai danni di un Bari che non riesce ancora una volta a dare continuità ai propri risultati. Una gara che sembrava destinata al pareggio e che invece è stata decisa nel finale da un colpo di genio di Sodinha, al quale sono bastati solo 13 minuti sul terreno di gioco per sbloccare una partita apparentemente già conclusa.
Un’altra gara delicata si giocava al Tombolato. Il Cittadella, fanalino di coda con 16 punti, aveva il chiaro obiettivo di tornare al successo dopo la bellezza di 16 turni. Di fronte un Catania con gli uomini contati che in settimana aveva riaccolto il rientrante tecnico Pellegrino. Ai padroni di casa bastano 60 minuti da favola del 34enne Alessandro Sgrigna, uomo imprescindibile per la salvezza dei toscani, per sbrigare la pratica etnea. Eppure nel finale il Catania prova a riaprire la gara con il solito Calaiò, doppietta per lui, ma poi è il nervosismo a fare da padrone. Perdono letteralmente la testa Chrapek (atteggiamento irrisorio nei confronti del direttore di gara), Leto (espulso dalla panchina) e Spolli (intervento killer) che sommati all’espulsione al 51′ per doppia ammonizione di Rinaudo e quella nel recupero dello stesso Pellegrino non fanno che complicare ulteriormente la già pericolosa situazione dei siciliani.