Oggi una vittoria importante in rimonta contro il Trapani. Il Modena è decimo in classifica con 26 punti e i playoff non sono così lontani. Ma la testa è al mercato e ad un rinforzo “di lusso”: David Trezeguet. Il presidente Caliendo, già procuratore del franco-argentino, non ne ha affatto escluso l’arrivo. Molto dipenderà dal giocatore, di rientro dall’India, dove il campionato si è appena concluso.

Oggi però, proprio al termine della partita vinta col Trapani, mister Novellino ha frenato gli entusiasmi e ai microfoni di Sky Sport non è sembrato molto convinto: “Io nomi famosi non ne voglio. La Serie B è un campionato strano, bisogna correre.” Già, la serie B non è il campionato adatto per svernare o finire la carriera. Eppure Trezeguet può rappresentare l’eccezione: lui la serie B l’ha giocata e l’ha anche vinta, seppure in una situazione più unica che rara, con una Juve retrocessa ma nonostante ciò piena zeppa di campioni. Ma anche con una grande capacità di saper soffrire. Insomma, il dibattito è aperto: Trezeguet sì o Trezeguet no? Dal punto di vista del marketing, l’arrivo di un campione come Trezeguet, rappresenterebbe una grande scelta strategica, e porterebbe una ventata d’entusiasmo, componente fondamentale per tentare la scalata alla serie A, obiettivo dichiarato da Caliendo stesso.
C’è però anche l’altro lato della medaglia, e cioè la valorizzazione dei giovani italiani che verrebbe messa da parte ancora una volta dal fascino del nome straniero, per di più giunto ormai a fine carriera. E se Novellino si sbilancia così con queste eloquenti dichiarazioni, forse è stato informato sulle condizioni non proprio impeccabili di Trezegol, magari proprio da quel Franco Colomba che l’ha allenato in India.

“Quando gioca segna sempre Trezeguet”: un coro che si spiega da solo, a Trezeguet bastava toccare un pallone per buttarla dentro. I tifosi sono in fermento e chissà se Novellino non se ne ricordi e alla fine si convinca che forse la corsa alla serie A con Trezeguet sarebbe un po’ più facile.