Dimenticate quei pomeriggi di domenica in cui tutte le sfide del campionato di Serie A si svolgevano in contemporanea alle ore 15: si restava con le orecchie incollate a quei mitici programmi come Tutto il calcio minuto per minuto per seguire in simultanea le sorti delle squadre in lotta per un obiettivo.
Negli ultimi anni tutto questo è cambiato e, in nome del dio denaro e dei diritti televisivi, si è finito per ridurre a non più di tre-quattro gli incontri della domenica alle 15. Ma presto una nuova ulteriore rivoluzione starebbe per nascere e potrebbe materializzarsi proprio a partire dalla prossima stagione: seguendo il modello del calcio-spezzatino per eccellenza, vale a dire quello della Premier League, anche il campionato nostrano potrebbe prevedere continui match spalmati dal venerdì sera fino al Monday night.
Si comincerebbe proprio all’inizio del weekend con l’anticipo delle 20.45. Il sabato, invece, all’attuale modello dei due classici anticipi delle 18.00 e delle 20.45, si aggiungerebbero due nuove partite alle 12.30 e alle 15. La domenica, poi, ancora le varie sfide spalmate su cinque differenti orari: 12.30, 15, 18 e 20.45. Infine il lunedì sera per l’appuntamento di chiusura della giornata calcistica.
A riportare tale schema è stato Il Corriere della Sera, secondo il quale la Lega Calcio avrebbe già approvato il progetto e l’ok definitivo dipenderebbe soltanto da alcuni passaggi tecnici che dovrebbero costituire poco più di una formalità. Addio, dunque, al calcio sincronizzato, a cui vanno poi aggiunti i quasi scontati inserimenti di una possibile giornata il 26 dicembre, giorno di Santo Stefano, e un’altra a Capodanno.
Il primo passo verso questa rivoluzione è già stato fatto: il prossimo derby di Milano, in programma sabato 15 aprile, si giocherà alle 12.30. Il motivo? Permettere al pubblico cinese di seguire in prima serata la stracittadina della Madonnina. Con una squadra già in mano ai cinesi, l’Inter, e una in procinto di farlo, il Milan, ecco le prime conseguenze.