(Photo by: Ian Walton/Getty Images)

Oggi è un giorno triste per lo sport e per il tennis in particolare: ricorre, infatti, il settimo anniversario della morte del tennista Federico Luzzi, colpito da una forma di leucemia fulminante. Vediamo velocemente come andò la sua carriera e cos’è stato fatto in seguito alla sua morte.

Nato nel 1980, Luzzi cominciò a usare le racchette già all’età di tre anni al Circolo Tennis di Arezzo e a 10 anni in categoria juniores. Diventò professionista nel 1999 dopo un’ottima carriera juniores ( due campionati europei, un campionato del mondo e diversi titoli italiani in tutte le categorie). Nel 2000 arrivarono i primi risultati a livello internazionale e da qualificato giunse fino al terzo turno del torneo di Kitzbühel battendo Coria, allora numero 34 del ranking ATP, e Vicente.

Nel 2001 conquistò i challenger di Bombay e Singapore ed si meritò la prima convocazione in Coppa Davis dove riuscì a vincere un match al quinto set. Nel torneo di casa per gli italiani, gli Internazionali d’Italia, raggiunse addirittura gli ottavi di finale, quando sconfisse Arnaud Clément e Hicham Arazi, rispettivamente n. 7 e n. 19. Poi si qualificò al Roland Garros, Parigi, perdendo sul campo numero 1 da Kafelnikov.
Nello stesso anno vinse match contro avversari ostici, come per esempio Hrbatý, n. 18 ATP, Agustín Calleri e Davide Sanguinetti; guadagnò la seconda convocazione in Coppa Davis per lo spareggio a Roma contro la Croazia di Goran Ivanišević e Ivan Ljubičić, e terminò il 2001 al n. 96 del ranking ATP e n. 3 d’Italia.

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L’anno successivo iniziò alla grande con il raggiungimento del best ranking ATP di sempre, n. 92, ma sfortunatamente a febbraio Luzzi subì un pessimo infortunio alla spalla che influì la sua carriera. Gli anni successivi furono molto complicati, tanto che al termine del 2004 scese fino al numero 500 del ranking ATP.
Questo periodo molto negativo e che sembrava non avere fine lo condusse anche ipotizzare di ritirarsi per i continui problemi fisici. In quell’anno ci fu anche un fatto molto deplorevole. In un match a Genova, dopo una partita molto nervosa, caratterizzata anche da un comportamento molto discutibile dell’avversario, Luzzi perse il controllo, colpendolo con un pugno. Dopo l’incontro con il maestro Umberto Rianna e il supporto del suo primo maestro Carlo Pini, cominciò una lenta risalita che passa attraverso un 2005 di ripresa, con qualche “fiammata”, per esempio la qualificazione agli Australian Open dove viene battuto solo 6-4 da Marcos Baghdatis, e un’altra buona prova nel Torneo di Buenos Aires contro Gastón Gaudio, recente vincitore del Roland Garros.

Alla fine del 2006 ci fu una striscia di buonissimi risultati con una finale, quattro semifinali e altri piazzamenti coi quali ritornò alla fine dell’anno tra i primi 150 giocatori e n. 9 d’Italia. Nel 2007 Luzzi si qualificò per il Torneo di Doha e sconfisse il n. 39 Jürgen Melze. Con questo risultato ottenne la 137ª posizione del Ranking ATP, ancora migliorata con la semifinale al challenger di Torino che lo riportò al n. 4 d’Italia, ma soprattutto dopo sei anni vestì nuovamente la maglia della nazionale, giocando e vincendo un match in Coppa Davis.

Pochi giorni dopo disputò il suo ultimo torneo ATP a Kitzbühel, sconfitto al primo turno. Il 29 febbraio 2008 fu inflitta a Luzzi una squalifica per 200 giorni con una multa di 50.000 dollari dall’ATP per aver scommesso per 273 volte tra il 2004 e il 2007 anche su se stesso. Dopo essere tornato in campo il 19 ottobre 2008 in un match di Serie A, si sentì male all’improvviso e quattro giorni dopo gli fu diagnosticata una leucemia fulminante che il 25 ottobre lo condurrà alla morte nella sua città natale a soli 28 anni.

Con un gesto lodevole, l’anno successivo la madre decise di creare una ONLUS intitolata a Federico Luzzi, con lo scopo di aiutare i malati della provincia di Arezzo con un doppio servizio medico domiciliare, e anche una associazione chiamata “Fede Lux” per raccoglire fondi destinati alla ricerca scientifica per nuove cure contro la leucemia. Un altro modo per ricordare Federico è il Trofeo Luzzi, che dal 2011 fa parte del Campionato Nazionale Maschile Under 14.

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