Il Corso di Shaolin Milano della Scuola di Kung Fu Xin Dao diretto dal Maestro Marco Gamuzza si rifà agli insegnamenti dello Shaolin tradizionale ancora adesso praticato nei monasteri della Cina del nord e anche allo Shaolin antico, rispettando l’autenticità dei principi e dello stile.
Lo Shaolin ha una storia avvincente e avvolta nel fascino che inizia in Cina intorno al 500 d.C., ma dobbiamo fin da subito chiarire che con questa parola possiamo fare riferimento a 3 significati differenti:
- Tempio Shaolin: il luogo di nascita del Kung Fu e appunto delle prime tecniche Shaolin.
- Alveo Shaolin: si tratta del termine più comune e anche più corretto, infatti si intende l’insieme degli stili di questa famiglia. Spesso si tende a dire “famiglia degli stili Shaolin” che cioè hanno in comune gli stessi principi.
- Shaolin: inteso come stile, ma generico perché non specifica un vero e proprio stile. Sarebbe più corretto dire Shaolin e aggiungere il tipo di stile, per esempio: Shaolin Paochui.
Detto ciò, l’alveo Shaolin nel tempo si è evoluto e contaminato fino a sviscerarsi in centinaia di stili principali e peculiari.
All’interno di una Scuola di Kung Fu un programma di Shaolin che si rispetti dovrebbe avere delle caratteristiche ben precise che porti il praticante da un livello di base fino ad un livello avanzato, vediamo insieme queste “materie”:
- Le posizioni fondamentali “Bu xing”: insieme alle tecniche di pugni e calci rappresentano l’abc del Kung Fu e quindi sono utili in qualsiasi stile, praticarle significa sviluppare forza ed equilibrio.
- Le forme “Tao Lu”: sono delle sequenze codificate di tecniche volte a creare un combattimento immaginario, queste sono divise in tradizionali e moderne, entrambe importanti per sviluppare una conoscenza completa dell’arte marziale.
Esistono migliaia di forme di ogni tipo, alcune più valide altre meno. Nell’arte marziale cinese la forma rappresenta il cuore del Kung Fu e, quando create da Maestri di alto livello, custodiscono i principi di interi stili, vedi forme come San Huang Pao Chui e Bafa Quan.
- Le leve articolari “Qinna”: tecniche per comprendere i meccanismi del corpo e come afferrare e controllare l’avversario, per una conoscenza completa le tecniche dovrebbe essere statiche, dinamiche e in movimento.
- Le proiezioni “Shua fa”: tecniche complete di sradicamento e ribaltamento su prese dell’avversario.
- I principi del combattimento “San Shou”: nell’arte marziale cinese il combattimento rappresenta una delle “materie” da trattare, ecco perché fondamentale è comprendere i principi del combattimento come la distanza, la chiusura, la difesa e l’attacco.
- Le tecniche di difesa “Bao Hu Fa”: per finire importante è anche sapersi svincolare da situazioni di potenziale pericolo con tecniche veloci ed efficaci, studiate su attacchi da strada.
- Lo studio delle armi “Qi Xie”: una delle fasi di studio dello Shaolin è quella delle armi, esistono moltissime armi tradizionali in questa disciplina come la sciabola, la spada, la lancia, l’alabarda, ma l’arma considerata madre è il Gun (bastone).
Questo stile è completo a tal punto che rappresenta la prima scelta in Cina quando un bambino o un adulto vuole avvicinarsi alle arti marziali. Secondo diversi studi infatti questa arte marziale presenta un’opportunità di crescita per grandi e piccoli, i principali benefici che praticanti di tutto il mondo dichiarano sono:
- Maggiore sicurezza in sé stessi e nelle proprie capacità
- Aumento dell’autocontrollo
- Acquisizione di regole educative e virtù, soprattutto nei più piccoli come: in primis il rispetto per gli altri di pari età e gli adulti; il coraggio di affrontare le situazioni quotidiane e la pazienza.
- Miglioramento del proprio stato fisico e psicologico
- Controllo del proprio corpo e sviluppo della forza fisica
- Condizionamento delle risposte istintive del corpo
L’arte marziale cinese ha l’obiettivo di trasformare l’individuo, dargli consapevolezza delle sue potenzialità e dargli l’opportunità di diventare la migliore versione di sé stesso.
Team
Scuola di Kung Fu Xin Dao