La Siena sportiva, congedatasi mestamente dalla Mens Sana Basket, saluta anche il calcio.
Dopo 110 anni di storia, il calcio a Siena ripiomba nei campionati dilettantistici: il termine ultimo per regolarizzare i pagamenti degli stipendi e perfezionare l’iscrizione al campionato di B, scadeva oggi alle 19, ma la società non ha provveduto agli obblighi. Un primo assaggio di B negli anni 40, poi dopo decenni trascorsi principalmente tra C1 e C2, il ritorno nel torneo cadetto nel 2000 aveva segnato l’inizio degli anni di gloria. Nel 2003 l’approdo in A al termine di una cavalcata trionfale; sono gli anni della gestione De Luca, con la banca Mps nelle vesti di main sponsor. Nel 2007 il passaggio della proprietà a Lombardi Stronati, mentre sul campo i risultati sono sempre positivi. Nel gennaio 2010 l’approdo di Mezzaroma al vertice: la retrocessione a giugno viene subito cancellata dalla riconquista della massima categoria: per altri due anni il Siena staziona nel calcio più nobile. Ma i conti sono sempre più in rosso e la situazione precipita quando scade il rapporto con lo sponsor nell’estate del 2013.
L’iscrizione è effettuata all’ultimo minuto, ma i punti di penalizzazione per i ritardi nei pagamenti costeranno alla squadra la possibilità di poter partecipare ai playoff per tornare in A. Si rincorrono le voci di possibili acquirenti, ma la realtà è che al 25 giugno, quando va formalizzata l’iscrizione per il campionato 2014/15, il Siena presenta solo alcuni documenti, non i pagamenti necessari. Il Monte dei Paschi, principale creditore, conduce alcune trattative per la cessione del pacchetto azionario, ma non si giunge alla fumata bianca.
Mezzaroma annuncia le proprie dimissioni, il consigliere delegato Parri mette in contatto la banca con il fondo svizzero Limpida per effettuare un ultimo tentativo di salvataggio. C’è l’accordo per la cessione del pacchetto di maggioranza, ma non i tempi tecnici per effettuare l’esborso necessario, così come dichiara in un comunicato diffuso allo scadere dei termini Daniele Casella, amministratore unico della Limpida Sagl. Per il Siena è la fine, adesso la squadra potrebbe provare a ripartire dalla serie D ma più probabilmente lo farà dal campionato di Eccellenza Toscana. “La storia del Siena – commenta il sindaco Bruno Valentini – finisce nel peggiore dei modi. Non sul campo di calcio bensì negli uffici di amministratori incapaci, com’è già accaduto alla Mens Sana Basket. E’ l’epilogo di una stagione di finanza facile ed irresponsabile, ma non è la fine. Il calcio e la pallacanestro sono grandi passioni che possono ripartire, anche se più in basso di come si era abituati e al di sotto delle legittime aspettative dei tifosi e della città”.