Come si dice “la mano non te la do” in turco? Forse non lo sanno né Cesare Prandelli tantomeno Wesley Snejider, ma è quanto successo tra i due sabato, al minuto 71 di Galatasaray- Eskisehirspor, partita terminata sullo 0-0. Al momento della sostituzione il fantasista olandese, schierato in un insolito 4-3-3 con Bruma a destra e Buruk Ylmaz al centro dell’attacco, non ha affatto gradito di essere richiamato in panchina (al suo posto Odin), e dopo aver abbandonato il campo si è rifiutato di dare la mano a Prandelli che gliela aveva tesa in segno di ringraziamento per la sua, a tratti insufficiente, prestazione. L’allenatore ha fatto buon viso a cattivo gioco, proseguendo nel dare indicazioni alla sua squadra nel tentativo, poi non andato a buon fine, di battere la coriacea retroguardia dell’ Eskisehirspor.

Al momento non ci sono state prese di posizione ufficiali e difficilmente sarà così nell’immediata vigilia dell’esordio dei turchi in Champions League, programmato per questa sera contro l’Anderlecht: il campione d’Europa con l’Inter edizione 2010 ci sarà e comporrà insieme agli altri due “italiani” Pandev e Dzemaili: un terzetto di qualità e sostanza alle spalle dell’unica punta Burak Yilmaz. Di certo per per l’ex-tecnico della nazionale italiana avanzano i primi problemi di spogliatoio: e chissà che anche sul Bosforo presto non imparino a conoscere quel tanto famigerato “codice etico” che aveva fatto discutere i calciofili italiani nel quadriennio di conduzione prandelliana sulla panchina azzurra.