Un ritorno storico nella prossima Serie A: tra le venti grandi del massimo campionato italiano ci sarà la Spal, che ha festeggiato la promozione dalla cadetteria dopo una straordinaria cavalcata. Dopo un’assenza lunga 49 anni, Ferrara festeggia!
Una sconfitta indolore, quella che ha sancito il raggiungimento del grande traguardo: il Ko per 2-1 sul campo della Ternana, avvenuto in contemporanea con la sconfitta del Frosinone a Benevento, ha fatto esplodere di gioia una città intera, che da mezzo secolo attendeva questo momento. Un cammino ancor più prodigioso se si pensa che lo scorso anno la Spal militava in Lega Pro e si è quindi resa protagonista di una doppia immediata promozione, come aveva fatto i già citati ciociari due anni orsono.
Una storia di spessore, comunque, quella della società fondata a Ferrara dal sacerdote salesiano Pietro Acerbis nel 1907. La Spal (acronimo che sta per “Società Polisportiva Ars et Labor”) ha attinto dai salesiani anche i colori sociali, quelle strisce bianco-azzurre rimaste praticamente intatte nel corso dei decenni.
La squadra ha militato per sedici volte in Serie A dal 1950 al 1968 e vanta come miglior risultato il quinto posto ottenuto nella stagione 1959/60. E non sono mancati tanti personaggi illustri che hanno vestito quei colori sociali: Picchi, Capello, Bigon, Reja e l’argentino Massei sono soltanto alcuni di loro.
Un passato glorioso, dunque, ma che rischiava di essere cancellato cinque anni fa, quando la società fallì e fu prelevata dalla famiglia Colombarini, che in un solo lustro l’ha riportata nuovamente ai vertici. E il merito è dei ragazzi in campo che, guidati dal tecnico Leonardo Semplici (quarantonovenne che vanta come maggiore esperienza la panchina delle giovanili della Fiorentina), hanno compiuto qualcosa di sorprendente e inatteso alla vigilia: ricordiamo, tra gli altri, il portiere Alex Meret, il difensore Kevin Bonifazi, l’attaccante Gianmarco Zigoni e alcune vecchie conoscenze della Serie A come Floccari, Del Grosso o Antenucci.
Bentornata, Spal!