E’ pensiero comune che la notte di San Lorenzo sia la notte delle stelle cadenti. Così, andando a caccia di parabole luminose per esprimere desideri, il 10 agosto capita di sollevare gli occhi al cielo e osservare meticolosamente gli astri luminosi.
Noi di blogdisport giochiamo a guardare il cielo stellato pensando al mondo del calcio.
La costellazione più luminosa è quella della Germania: undici stelle equidistanti l’una dall’altra che brillano con la stessa intensità e dominano il tetto del mondo.
Sotto di lei tutte le altre, da quelle del Brasile e della Spagna che hanno perso improvvisamente vivacità, a quella dell’Italia, composta da astri poco luminosi senza un ordine ben preciso.
Più in là notiamo quelle del Belgio e della Colombia che brillano come non mai e aspirano un giorno a raggiungere l’intensità luminosa della Germania.
Incastonati tra queste costellazioni, ci sono ammassi stellari dove singoli astri spiccano prepotentemente sugli altri intorno.
Più in alto di tutti troviamo quello del Real Madrid, al centro del quale la stella di Cristiano Ronaldo è accecante. Al suo fianco c’è n’è un’altra che va a intermittenza, e in certi momenti dell’anno emana una luce abbagliante: è Gareth Bale.
Poco più in basso c’è l’ammasso del Bayern Monaco, molto simile per luminosità a quello della Germania. Resterà lassù per decenni, incantevole e sfavillante, pronto a conquistare il cielo ogni volta.
Tra tutte le costellazioni e gli ammassi stellari, l’astronomo del calcio dovrà anche soffermarsi sulle singole stelle, che sovente brillano solitarie o nascondono le altre attorno.
E’ il caso della stella Ibra, costellazione della Svezia e ammasso del Psg, che risplende da troppo tempo per passare inosservata.
Non lontano c’è la stella Messi, detta anche Pulce, fino all’anno scorso la più lucente e scintillante dell’Universo, appartenente alla costellazione del Barcellona che, per anni, ha offuscato tutti gli astri. Quando e se ritornerà la più luminosa, è un mistero per ogni astronomo.
Molto più in basso c’è una stella che a tratti ha brillato nel cielo e sembrava aumentare di luminosità quotidianamente. Poi d’improvviso ha iniziato a perdersi nell’immensità del creato, staccandosi da ogni costellazione e ogni ammasso di cui faceva parte. Ora splende sempre meno, ma i calciofili nella notte di San Lorenzo non smetteranno di voltarsi per vedere cosa mai combinerà con tutta quella luce che la Natura gli ha donato.
E’ la stella, forse cadente, di Mario Balotelli.