Kevin Grosskreutz e lo Stoccarda si separano: il club tedesco ha annunciato la fine del rapporto con il ventottenne di Dortmund dopo che lo stesso era stato coinvolto in una rissa. “Non è un esempio per i giovani”, esclamano dalla società.
Ma ripercorriamo i fatti. Qualche giorno fa, il calciatore si era trovato nel bel mezzo di una rissa – coinvolti anche dei ragazzi minorenni – avvenuta in un noto locale situato nel centro della città di Stoccarda. Il giocatore non ha riportato ferite gravi, sebbene sia stato costretto al ricovero momentaneo in ospedale, ma quanto avvenuto è bastato al club teutonico per prendere la drastica decisione.
Il direttore sportivo della squadra Jan Schindelmeiser ha dichiarato di aver convocato il giocatore e di aver deciso di procedere alla risoluzione del contratto con effetto immediato in quanto il comportamento di ciascuno dei propri dipendenti deve costituire un esempio per i più giovani. L’allenatore Hannes giudica la scelta dirigenziale una “soluzione logica”, diretta conseguenza dei fatti.
Amareggiato il diretto interessato, che si dice dispiaciuto per aver sbagliato, ma accetta serenamente le conseguenze. Ed annuncia, inoltre, che la sua avventura nel mondo del calcio professionistico finisce qui, almeno per il momento. Arriva il ritiro dall’attività agonistica per il calciatore che, esploso nel Borussia Dortmund, squadra in cui ha militato dal 2009 al 2015, è diventato campione del mondo con la nazionale tedesca a Brasile 2014, pur non scendendo mai in campo nel corso del torneo iridato.
La decisione di ritirarsi dal calcio giocato, probabilmente, dipende anche dal fatto che si tratta della seconda sfortunata esperienza in una squadra di club: nel 2015 approdò, infatti, in Turchia al Galatasaray, senza collezionare neppure una presenza. Ora il ritorno in patria e il licenziamento dopo ventisei presenze per un episodio che dovrebbe essere da monito per i tanti giovani: il comportamento, prima di ogni altra cosa, è indispensabile in qualsiasi settore.