Maxi-stangata per Luis Suarez (Ap Photo), che dopo il morso a Chiellini, termina qui il suo Mondiale con la maglia dell’Uruguay. L’inqualificabile gesto di follia del talento del Liverpool, recidivo (terzo morso in carriera), non è stato sanzionato in diretta dall’arbitro Moreno, che non ha visto il gesto del numero sette della Celeste. Ma alla Fifa non è sfuggito l’episodio, grazie all’aiuto della prova tv grazie alla quale Suarez è stato squalificato per ben nove giornate ed escluso per quattro mesi da ogni competizione. Ciò vuol dire che il folle campione (solo con i piedi), se dovesse andar male il prosieguo del Mondiale e la Copa America, salterà in gran parte anche la prossima sessione di qualificazione ai Mondiali degli uomini di Tabarez

Una decisione forte e condivisibile quella che ha colpito nuovamente un calciatore, reduce negli anni da due analoghe squalifiche e da altri raptus folli che ne hanno spesso limitato l’enorme potenziale. A Liverpool ha uno psicologo personale, che cerca di aiutarlo – lavorando sulla respirazione per evitare insani gesti – ma l’impressione è che serva a poco. Dopo un’annata tranquilla e devastante per gli avversari (31 gol in 33 partite) la pazzia ha ripreso Suarez, completamente trasformato in campo. E il morso a Chiellini, ora, può essere decisivo per la sua carriera. Non serve solo il talento. Luis è caduto di nuovo.