Chi ha sempre immaginato il golf come uno sport per persone con la puzza sotto il naso, fatto di monotonia e tranquillità potrebbe ricredersi dopo aver letto questo articolo. In Sudafrica infatti, un golfista ha addirittura perso la vita.

La vicenda è accaduta in un campo da golf collocato in un’area residenziale del parco Kruger.
L’incidente ha visto protagonista il ventinovenne Jacques van der Sand, che nel momento dell’accaduto era alla ricerca della pallina da golf caduta in un laghetto. Il giovane proprio mentre era in piedi e chino sullo specchio d’acqua è stato afferrato improvvisamente dalle fauci del rettile, venendo trascinato prepotentemente lungo il bacino.

L’episodio ha in buona sostanza condannato il golfista che è stato poi ritrovato morto con alcuni segni sul corpo, ma senza aver subito alcuna mutilazione e lo stesso coccodrillo, che dopo due ore dall’accaduto è stato catturato ed ucciso dai ranger del parco.

Il binomio coccodrillo-golf è sempre più comune nel mondo del green. Molteplici infatti sono i casi di alligatori spuntati nel bel mezzo delle partite, soprattutto negli Stati Uniti dove tra l’altro questo sport è più diffuso, provocando nella maggior parte dei casi solo degli enormi spaventi, ma in altri addirittura mutilazioni o la morte.

Da canto nostro non possiamo far altro che chiederci il motivo per cui si decida di creare dei campi proprio nei pressi di zone che fungono da habitat ad animali così pericolosi e magari ripiegare su un più sicuro mini-golf.