Nella decima giornata riposano Crusaders e Sunwolves, mentre continua il dominio neozelandese nel torneo: tutte vincenti le quattro franchigie in campo. Giornata negativa invece per le sudafricane con cinque sconfitte su sei; sorridono solamente i Bulls di Pretoria. Continua la crisi Brumbies, mentre i Waratahs chiamati a vincere a tutti i costi superano di due lunghezze gli Stormers a Città del Capo. Festeggiano infine il loro secondo trionfo stagionale i Jaguares dopo aver inflitto ben 73 punti ai Southern Kings, ultimi nel baratro più profondo della classifica, seppur con una partita in meno.

Chiefs 24 – Sharks 22
Force 20 – Bulls 42
Blues 36 – Rebels 30
Highlanders 23 – Brumbies 10
Reds 30 – Cheetahs 17
Lions 17 – Hurricanes 50
Stormers 30 – Waratahs 32
Jaguares 73 – Kings 27

Chiefs, Stormers, Lions e Rebels sono le quattro squadre leader di conference che avrebbero garantiti i primi quattro posti per i playoff. Le tre wildcard per il gruppo di Australia e Nuova Zelanda vanno per il momento a Crusaders, Hurricanes e Highlanders; la wildcard sudafricana è invece ora come ora in mano ai Bulls, prime escluse: Waratahs e Sharks.

Chiefs 37
Crusaders 32*
Hurricanes 31
Stormers 29
Bulls 28*
Highlanders 28
Lions 27
Rebels 23
Sharks 22
Brumbies 21
Waratahs 21*
Blues 20*
Cheetahs 12
Reds 12
Jaguares 12
Sunwolves 7*
Western Force 6
Southern Kings 4*

*: una partita in meno
in grassetto: le leader di conference

5) Lionel Mapoe (Lions)
Ai 1800 metri di Johannesburg i Lions ospitano gli Hurricanes reduci dalla sconfitta casalinga coi Chiefs, ma dall’attacco devastante: solo una volta sotto i 35 punti realizzati nelle ultime sei partite. Match dalle otto mete quello tra i Sudafricani e i Neozelandesi, due delle quali entrano a buon diritto nella top 5 della settimana. Nella ripresa al quinto minuto provano a giocare il vantaggio i Lions. Faf de Klerk osserva le opzioni, poi calcia per Combrinck. Magia del numero 14 che lascia il pallone alle gambe di Lionel Mapoe che può andare a schiacciare la seconda meta per la squadra di Ackermann, ma è ancora lunga la strada della rimonta per i Lions sotto di 12 a 36 dopo la trasformazione di Jantjies.


4) Lolagi Visinia (Blues)
Ultima chiamata o quasi per i Blues per tornare in corsa per i playoff. A Auckland la squadra di Tana Umaga deve assolutamente superare i Rebels, miglior squadra australiana fino a questo momento e non per caso, dopo aver approfittato delle sconcertanti pause alla corsa alla post season dei claudicanti Brumbies e Waratahs. Zona punti per gli Aucklanders, già in vantaggio di 29 a 18 al 52’. Parsons al lancio, si va in fondo da Luatua e cassaforte in sicurezza. Vanno in avanzamento verso destra i giocatori dei Blues, ma c’è l’ingresso laterale di Jamie Hagan che va direttamente su Tuipulotu, arriva immediatamente il vantaggio, segnalato da Craig Joubert. Tevita Li salta tutti per Lolagi Visinia, troppo soft la difesa dei Rebels, troppo facile per l’estremo autoctono andare a marcare la meta. Blues che allungano 36 a 18 nel punteggio.

3) Reggie Goodes (Hurricanes)
Torniamo a Lions-Hurricanes ma spostiamo le lancette del cronometro di gara al 34’ minuti di gioco, quando il punteggio dice 31 a 5 per i Neozelandesi. Davvero devastanti i finalisti della scorsa stagione e ancora non si fermano. Touche per gli ospiti che vanno sul primo blocco. I Lions decidono di non contendere né in aria, né a terra, andando a intervenire direttamente sul ricevitore. Capisce tutto però Goodes che sprigiona un’energia cinetica davvero impressionante per un pilone, è un treno merci a tutta velocità che distrugge il tentativo di placcaggio di Courtnall Skousan e va a schiacciare sulla bandierina la quinta meta degli Hurricanes nel match, l’ultima del primo tempo.

2) Ihaia West (Blues)
Ancora Blues contro Rebels, questa volta al 30’, quando lo scarto tra le due squadre è di appena 6 punti, grazie al piazzato di Debreczeni che riporta i suoi dentro il break e proprio dopo il successo di Debreczeni dalla piazzola, sul calcio di ripresa si addormenta la seconda linea Luke Jones. Ne approfitta Luatua che mette in movimento Patrick Tuipolota che abbatte un primo placcatore, non il secondo. Arriva Hall sul punto d’incontro, si va a largo da Ihaia West che attacca la linea, cambia di direzione, deborda la difesa Rebels e va marcare e a trasformare lui stesso la meta del 24 a 11. Per i Blues in questo momento ci sarebbe anche il punto di bonus offensivo, prezioso come l’oro in logica playoff.

1) Jan Serfontein (Bulls)
I Western Force non vincono da quel lontano successo a Brisbane contro i Reds risalente al 5 marzo e sono ultime nel gruppo Australasia. Non sarà facile invertire la tendenza contro i Bulls che infatti rispondono ai due piazzati di Prior con quattro sonore mete nel primo tempo, la seconda delle quali è al primo posto del podio delle più belle segnate in settimana. Potrebbero liberare i propri 22 calciando ma provano il contrattacco i Sudafricani con Marais che si accende e lascia a terra Prior. Arriva anche il sostegno di Basson che risolve il due contro uno con Jesse Kriel sul lato sinistro che premia la corsa di Arno Botha. Alla fine l’ultimo a toccare il pallone è Jan Serfontein, centro dei Bulls e degli Springbocks, che va a marcare la seconda meta nel match.