Turno di riposo per Lions e Blues, sei vittorie su otto arrivano in trasferta. Difendono il fattore campo solo Hurricanes e Chiefs che insieme agli Highlanders ottengono anche il punto di bonus offensivo. Bonus difensivo invece per Sunwolves, Cheetahs, Jaguares, Reds e Sharks che contro i Crusaders vanno in ko per la prima volta in stagione.

Hurricanes vs Kings 42-20
Chiefs vs Force 53-10
Rebels vs Highlanders 3-27
Sunwolves vs Bulls 27-30
Cheetahs vs Brumbies 18-25
Sharks vs Crusaders 14-19
Jaguares vs Stormers 8-13
Reds vs Waratahs 13-15

5) Toni Pulu (Chiefs)


Dopo il giro del mondo i Chiefs ritornano finalmente a casa, al Waikato Stadium di Hamilton, dove ospitano i Western Force. Partita dalle dieci mete, due delle quali entrano a buon diritto nella top 5 della settimana, al quinto e al primo posto. Dominanti anche in mischia chiusa, i Chiefs sono padroni del campo sul 19 a 10, col vantaggio anche dell’uomo in più. Decidono di far uscire il pallone dalla mischia chiusa, si va a largo, Ngatai all’interno per Damian McKenzie, che da placcato ricicla il pallone per Aaron Cruden, la magia del numero 10 che toglie il pallone dal prato e festeggia già prima che Tony Pulu vada a schiacciare per l’ennesima meta Chiefs.

4) Ardie Savea (Hurricanes)


Proprio come per i Chiefs, anche per gli Hurricanes termina l’esodo in terra straniera. Dopo aver giocato a Canberra, a Dunedin e ad Auckland, la squadra di Weelington riassapora il prato del Westpac Stadium e affronta i Southern Kings, forse la peggior squadra del torneo, l’unica a quota 0 punti. Padroni di casa avanti di 12 a 3 e in pieno controllo della gara al 27’. TJ Perenara mette chiarezza su un calcio di liberazione non raccolto al volo, attacca la linea e vede l’inserimento di Dane Coles il quale premia la corsa di Ardie Savea che pesta sui piedi, resiste a tre placcaggi, è un treno inarrestabile che va a marcare in mezzo ai pali.

3) Sergeal Petersen (Cheetahs)


Da Città del Capo a Bloemfontein: continua il tour sudafricano dei Brumbies, miglior squadra australiana, dal ko del Newlands contro gli Stormers alla sfida del Free State Stadium contro i Cheetahs. Ultimi spiccioli di partita, l’esito del match è già segnato, ma ci provano comunque i Cheetahs. Contrattacco di Rhule, cross kick per Blommetjies che corre di traverso, chiama l’incrocio con Petersen ma poi fa tutto da solo bucando la difesa dei Brumbies, fissa Aidan Toua e lascia finire il lavoro a Sergeal Petersen. Un’ultima cavalcata all’angolo per andare sotto la doccia con un sapore in bocca meno amaro, arriva infatti il punto di bonus difensivo in casa Cheetahs.

2) Akihito Yamada (Sunwolves)


Velocità contro potenza, novità contro tradizione, Sunwolves contro Bulls. Ci credono i Giapponesi al 55’ quando si trovano sotto di 10 recuperabili punti. Tamura fissa brillantemente due avversari e scarica per Akihito Yamada, si ritorna all’interno per l’ottimo sostegno di Shigeno, Tusi Pisi fa da sponda per Yamada che questa volta ha una prateria di fronte a sé e può dar gas alle gambe, resiste anche al rientro difensivo di Gelant e va a segnare la meta della riapertura dei giochi che manda in visibilio il National Stadium di Singapore.

1) Damian McKenzie (Chiefs)


Ritorniamo a Chiefs-Force, questa volta al 12’ quando il solito Damian McKenzie, partita principesca la sua, contrattacca dai propri 22, fa fare prima un giro di valzer a Cowan ed esplora poi la superiorità numerica a largo. Cruden riceve palla e uomo ma riesce comunque a smarcare James Lowe che duetta con McKenzie, letteralmente abbattuto dal placcaggio poco ortodosso di Solomoni, ma si rialza giusto in tempo per farsi altri 50 metri di campo, raggiungere l’offload di Cruden e andare a schiacciare quella che probabilmente sarà la meta dell’anno. Coast to coast di Damian McKenzie, 20 anni, già Maori All Black e sicuramente qualcosa di più in futuro.