Tre le vittorie in trasferta dell’undicesimo turno del Super Rugby 2016, la più importante è quella degli Highlanders sui Chiefs che permette alla squadra di Jamie Joseph di balzare al terzo posto in classifica. Giornata favorevole alle australiane con tre vittorie su quattro: perdono solamente i Queensland Reds, sommersi dai Crusaders all’AMI Stadium di Christchurch. Riposano infine questa settimana Jaguares, Lions, Rebels e Stormers.

Crusaders 38 – Reds 5
Brumbies 23 – Bulls 6
Sunwolves 22 – Force 40
Chiefs 13 – Highlanders 26
Waratahs 21 – Cheetahs 6
Sharks 32 – Hurricanes 15
Kings 18 – Blues 34

Le quattro squadre leader di conference sono automaticamente ammesse alla post season del Super Rugby 2016 come teste di serie. In questo momento queste quattro franchigie sono Crusaders in Nuova Zelanda, miglior squadra del torneo, Stormers nella conference Africa 1, Lions nella conference Africa 2 e i Brumbies in Australia. Le tre wild card del gruppo di Australia e Nuova Zelanda premiano al momento tre squadre neozelandesi: Chiefs, Highlanders e Hurricanes, mentre la wildcard africana è in mano ai Bulls; prime escluse: Waratahs, Blues e Rebels e, per quanto riguarda il discorso sudafricano, gli Sharks.

Crusaders 37*
Chiefs 37
Highlanders 32
Hurricanes 31
Stormers 29*
Bulls 28*
Lions 27*
Sharks 26
Brumbies 25
Waratahs 25*
Blues 25*
Rebels 23*
Cheetahs 12
Jaguares 12*
Reds 12
Western Force 10
Sunwolves 7*
Southern Kings 4*

*: una partita in meno
in grassetto le leader di conference

5) Jordan Taufua (Crusaders)
I Crusaders in splendida forma cercano l’ottava vittoria di fila nel Super Rugby 2016 contro i Reds di Brisbane. I nativi del Queensland non sembrano un ostacolo insormontabile, nonostante abbiano vinto le loro uniche due partite nel torneo nelle loro ultime quattro giornate. Ultimo quarto d’ora di match e partita già in cassaforte per i padroni di casa, avanti di un confortante 26 a 5 ma che, prima del fischio finale, andranno ancora in meta due volte; La prima con Jordan Taufua, celestiale la sua fuga lungo l’out destro, monumentale la sua finta che manda al bar Eto Nabuli e la terza linea Crusaders va a schiacciare in assoluta tranquillità.


4) Campbell Magnay (Reds)
Rimaniamo dentro la partita tra Crusaders e Reds, a cinque minuti dopo la ripresa. I Reds, sotto di un pesante 26 a 0, hanno bisogno di un segnale forte per evitare il cappotto. Campo allora per McIntyre che prova ad inventare. Il calcetto a scavalcare è eseguito con i tempi giusti, il rimbalzo è favorevole e il primo ad arrivare è Campbell Magnay che prende di sorpresa la retroguardia Crusaders, tiene al duello di velocità con Macilai e sigla la meta del – 21. Arriverà anche la trasformazione di McIntyre valevole per il – 19, ma rimane pur sempre un Everest da scalare quello che hanno di fronte i giocatori in maglia blu.

3) Jone Macilai-Toni (Crusaders)
Undicesimo weekend di Super Rugby non propriamente votato allo spettacolo: tre delle migliori cinque mete della settimana provengono dalla medesima partita. Siamo ancora all’AMI Stadium di Christchurch, questa volta al 7’ minuto di gioco, quando i Crusaders, già in vantaggio di 7 a 0 grazie alla meta di Jone Macilai dopo soli 120 secondi, cercano di raddoppiare il punteggio da una ripartenza da una mischia chiusa. Kieran Read alza per Mo’unga che attacca la linea e va oltre, lascia poi per le belle mani di Fonotia, arriva anche il sostegno di Israel Dagg che va a largo ancora una volta per Jone Macilai. Due mete in due minuti per l’ala chiamata a sostituire Nemani Nandolo e che di certo non lo fa rimpiangere.

2) Tevita Li (Blues)
Vincere in Sud Africa non è mai stato un compito facile per i Blues che devono dar seguito alla vittoria contro i Rebels se vogliono continuare a inseguire quel sogno chiamato “playoff”. Per loro fortuna, questa volta i ragazzi di Tana Umaga dovranno vedersela a Port Elizabeth con i Southern Kings, la peggior squadra del torneo. Quattro minuti oltre l’80’, Blues, già proclamati vincitori del match, continuano a giocare perché vogliono anche il punto di bonus offensivo. Guyton corre di traverso da una ruck e serve con un reverse pass la corsa di Tevita Li che da gas alle gambe, resiste al placcaggio poco convinto di Eksteen e va a marcare la meta del 34 a 18 che regala agli Aucklanders quel punto di bonus offensivo così agognato. Continua a grandinare in casa Kings, mentre per i Blues arriva un’importante vittoria lontano dall’Eden Park.

1) Aaron Cruden (Chiefs)
In Nuova Zelanda hanno tutti cerchiato sul calendario la data di questo derby tra connazionali tanto atteso. Dalle spiagge di St Kilda gli Highlanders campioni in carica fanno visita ai Chiefs, scivolati al secondo posto dopo il successo dei Crusaders ma che cercano il controsorpasso in casa, al Waikato Stadium di Hamilton. La partita di Super Rugby più attesa della settimana ci regala anche la meta più bella dell’undicesima giornata. 51’ minuto, ai Chiefs sotto di 15 lunghezze occorre qualcosina di più di due mete trasformate per scavalcare nel punteggio gli Highlanders. McKenzie smarca con un passaggio paradisiaco James Lowe che si accende, rientra leggermente verso il centro del campo e vede la corsa di Ngatai alla sua sinistra, che da placcato ricicla il pallone per Aaron Cruden e la giovane apertura dei Chiefs e della nazionale All Blacks va a segnare in tuffo la meta della riapertura dei giochi.